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In sintesi
"Dovendo riassumere, direi questo: tutti a sentire, nell'aria, un'incomprensibile apocalisse imminente; e, ovunque, questa voce che corre: stanno arrivando i barbari. Vedi menti raffinate scrutare l'arrivo dell'invasione con gli occhi fissi nell'orizzonte della televisione. Professori capaci, dalle loro cattedre, misurano nei silenzi dei loro allievi le rovine che si è lasciato dietro il passaggio di un'orda che, in effetti, nessuno però è riuscito a vedere. E intorno a quel che si scrive o si immagina aleggia lo sguardo smarrito di esegeti che, sgomenti, raccontano una terra saccheggiata da predatori senza cultura. I barbari, eccoli qua. Ora: nel mio mondo scarseggia l'onestà intellettuale, ma non l'intelligenza. Non sono tutti ammattiti. Vedono qualcosa che c'è. Ma quel che c'è, io non riesco a guardarlo con quegli occhi lì. Qualcosa non mi torna." (Alessandro Baricco)
In molti, tra cui tale Giovanni, hanno preso a cuore le sorti del loro leader, Uolter, e commentano stizziti il precedente post dedicato alla polemica che Feltri ha avviato sul suo giornale (Libero) a proposito delle incongruenze di un signore che si accalora sulla sorte della scuola pubblica e, per coerenza, manda la figlia ( a libro paga del Berlusconi) a studiare a New York con(in più) la disponibilità di un appartamentino di 60 mq (pagato dal papà).
Bieco moralismo il nostro.Con l'aggravante di usare argomenti populisti della peggiore destra qualunquista.
Sarà! Quello che non riusciamo a mandare giù' non sono le lecite esigenze di questo pezzo di borghesia che, giustamente, pensa agli affari suoi, quanto il fatto che un personaggio del genere ambisca a "guidare" processi di cambiamento nel nostro paese.
Uolter è il segretario di un partito di plastica che, con fatica, cerca una propria collocazione "ideologica" nel panorama politico italiano. Un partito che arriva dalla storia del PCI.Di quel partito ricordiamo la stagione dei sacrifici e l'esaltazione che di quella fece il suo segretario, Berlinguer, per spiegare a milioni di militanti e di operai che con quelli avrebbero cambiato le sorti del paese e che, alla fine del viaggio, il ritorno per tutti avrebbe giustificato il percorso difficile fatto di rinunce. Abbiamo visto come è andata a finire.
In questo momento i posti a destra sono saldamente occupati e, per mancanza di spazio, i suoi rappresentanti siedono nella parte sinistra del parlamento.Ma è solo questione di spazio, pensiamo noi.
Torniamo però, per un attimo, alla questione della casa. E' vero, Uolter non abita in una casa dove paga un equo canone. Lui abita una casa dell'Inpdai in affitto al papà dal 1956. Ne aveva diritto. Se non che gli appartamenti ad affitto agevolato, ad un certo punto, diventarono due: uno dove abitava lui e l'altro per la mamma. A che titolo l'Inpdai ha dato un ulteriore appartamento, con affitto agevolato, ai Veltroni non lo sappiamo,e non ci interessa. Nel 1994 lui dà indietro i due appartamenti ( dell'ente pubblico) e va ad abitare in uno da 190 mq(sempre dell'ente pubblico). Nel 2005 (mentre è sindaco di Roma) la di lui moglie acquista l'appartamento.Grazie a quella legge che "costrinse" gli enti a disfarsi del proprio patrimonio immobiliare. Il prezzo pagato, per l'appartamento di 190 mq., è stato di 377.000 euro ;contro una stima di mercato (dati 2006) che oscillava tra un minimo di 4.900 ed un massimo di 6.400 euro a mq nella zona interessata.
Diciamo che la gestione della questione, legittima formalmente, ci lascia pensare che il nostro è un gran mattacchione e che si sa fare i cazzi suoi. Ora, si discute del fatto che in Italia (secondo i dati ocse) cresce il gap tra ricchi e poveri e che in fatto di mobilità sociale, possibilità per uno con pochi mezzi di scalare i gradini della scala sociale, siamo praticamente fermi. Ma secondo voi con tali campioni a rappresentare le esigenze dei più, di quelli che fanno fatica e sono la maggioranza di questo paese, che speranze di cambiamento ci possono essere? Questo pensa a se, ed alla sua tribu', più o meno come gli altri. Tramontato Berlinguer, fatti i sacrifici e tornati alle pezze sul culo continuare ancora a farci prendere per i fondelli? Saremo anche neocon comunisti, ma sempre meglio di coglioni riformisti.
Se Feltri pubblica un articolo cosi' su Libero la cosa che ci viene, di getto, in mente è "Dovevo scriverlo io un post cosi' e non quel pezzo di mxxxx"
Anche perché la gara tra i due non è male.Parliamo di uno che mena l'altro sulla questione della pensione dall'alto della sua, fatta anche quella da svariate migliaia di euro.
Rimane la sostanza.E su quella non c'è molto da dire.
Certo che ce la meritiamo questa gente che ci prende per il culo allegramente.
"Veltroni difende l`università però manda la figlia (lavora per Berlusconi) a studiare negli Usa. Occupa una casa a fitto stracciato di un ente pubblico ma ne ha una a New York
In questo momento parlare male di Ve!troni o anche solo criticarlo è come sparare sulla Croce rossa. Lui però fa di tutto per tirarsi addosso dei proiettili e noi pur di malavoglia esaudiamo i suoi desideri più o meno inconsci.
Recentemente Veltroni si è recato in tivù dove è stato intervistato dal compagno Fazio che gli ha dato la possibilità di esternare senza il fastidio di un contraddittorio.Regolare. Raitre è lì apposta per compiacere ai progressisti di varia estrazione.
Walter ne ha approfittato per far sapere ai connazionali di essere uno strenuo difensore della scuola patria, in particolare dell`università cui è affidato l`arduo compito di formare la futura classe dirigente.
Mentre quell`ignorantona della Gelmini, per giunta bresciana e quindi criptoleghista nonostante militi nel PdL, è impegnata a distruggere gli atenei mediante tagli tremontiani, il capo dell`opposizione si erge a baluardo delle alte sfere culturali. Giù le mani, e le forbici, dall`istruzione alta.
Davvero commovente oltre che eroico lo sforzo di Walter. Al quale tuttavia domandiamo come mai lui, pur avendo tanta stima della istituzione universitaria nazionale, ha mandato sua figlia Martina a laurearsi negli Stati Uniti il cui presidente è quel boia di Bush. Questo non è il solo enigma. Ce n`è un secondo che nessuno all`infuori di lui può sciogliere. Martina - ci risulta - tra un esame e un altro lavora, e ci complimentiamo con lei, in veste di aiuto regista. Uno dei film che ha contribuito a realizzare partecipa al Festival del cinema sotto l`egida di Alemanno, sporco fascista.
Sarà un caso. Ma è casuale anche il fatto che tale film sia stato prodotto dalla Medusa, azienda appartenente al gruppo Berlusconi? Curiosa cosa, converrete. Non è finita.
Il signor segretario, notoriamente pensionato (più di 5 mila euro il mese nonostante l`età, una cinquantina di anni), da tempo immemorabile abita in un appartamento di un ente pubblico (il canone è modico).
Quando scoppiò lo scandalo affittopoli su iniziativa del Giornale, all`epoca diretto da me, Massimo D`Alema abbandonò l`alloggio avuto a buon mercato non rammento da quale istituto, guadagnandosi generale apprezzamento. Veltroni invece si affrettò a dire: me ne fotto delle inchieste giornalistiche. E rimase senza fare una grinza inquilino privilegiato. Scelta schifosa ma lecita.
Ora però scopriamo - crisi o non crisi che egli si è comprato una casa a New York anziché a Roma dove continua ad occupare un quartierino pubblico a prezzo stracciato.
Ex comunista sì, però mica scemo.
Con un appartamento a due lire nella capitale, un pied-à-terre a Manhattan, una ricca pensione italiota, una figlia remunerata da una società di Berlusconi e laureanda negli States, Walter ha la serenità indispensabile per guidare domani la protesta proletaria contro.
Tra le tante cose che girano in rete c'è una serie di commenti che meriterebbero un po' di attenzione.Quello che propongo è di tale Napoleone 1805 ed è inserito in un post di Rampini (quello che fa tendenza su repubblica) che parla della terza fase.Dopo la prima (crisi finanziaria),la seconda (recessione), arriverà la terza (il default di un po' di stati ).
Confesso che più leggevo il commento e più, come Toto' in una famosa macchietta, mi dicevo "ma dove vorrà andare a parare?"
Da nessuna parte, è la conclusione.
Sul post di Rampini ci sarebbe da chiedere all'autore, "scusa ma te dove eri mentre Cina, India ed altri paesi crescevano a due cifre grazie anche a quello che, di caduta, raccoglievano da consumi drogati da una bolla finanziaria e creditizia evidente solo a pochi, all'epoca?"
"Ma come, il giocattolino si è rotto e non ne trai una qualche conclusione?"
Anche perché di scenari catastrofici durante una catastrofe sono capaci tutti a disegnarne i contorni e gli effetti.E' un po' come giocare in borsa quando tutto va bene, madama la marchesa.Si sentono tutti geni della finanze e trader.
Ecco, quello che manca sono le conclusioni e l'orizzonte per cui impegnarsi.
"gli stati possono fallire ? NO ovvio.
non possono fallire perchè non sono aziende , però i suoi cittadini si possono fallire.
ritengo che il mercato funzioni a due condizioni :
la prima = che tutto sia mercato;
la seconda = che i capi di stato non siano mercanti;
spiegazione = che tutto sia mercato ;
oggi vaste aree mondiali e vasti settori sociali sono sottratti al libero mercato , quindi c’è qualcuno che non rischia mai;il problema è proprio questo : mercato uguale rischio , e se c’è qualcuno che non rischia mai fa fallire il mercato.
il rischio del mercato è stato diviso tra troppi pochi soggetti , e quindi fallendo questi soggetti, il mercato fallisce.
faccio un paragone azzardato : perchè l’antico egitto è crollato?perchè non c’erano più schiavi, .
la stessa cosa è avvenutaa dagli anni 70 in poi .
tutti i rischi sono stati scaricati sulla classe più debole e quando questa classe ha ceduto , la piramide è crollata.
il punto è , accetteranno gli stati di vedere la semplice verità ,che credere nel mercato significa creare dei meccanismi per la equa distribuzione del reddito ? perchè o lo capiscono o addio capitalismo.
l’italia poi è maggiormente esposta alla crisi perchè i meccanismi di distribuzione del reddito in grado di riattivare l’economia sono inesistenti . il tentativo di compensare le diseguaglianze sociali con i debiti non è riuscito perchè non poteva riuscire, era assurdo .
ora se ne sono resi conto tutti , e siccome i debiti nessuno gli ha pagati cerca di pagarli lo stato : sbagliato.
un tempo il mercato creava diseguaglianze sociali . oggi le diseguaglianze sociali hanno affondato il mercato .
secondo : ” che i capi di stato non siano mercanti”
se chi regola il mercato ha cosmici conflitti di interessi , e non mi riferisco solo all’italia , è ovvio che non potrà aiutare il mercato dicendogli : ” stai sbagliando”, e il mercato come un adolescente farà tutti gli errori del caso , e non sempre la situazione è recuperabile.
il mercato è come una religione monoteistica , fondata sul micro rischio individuale , se c’è qualcuno ” ateo” il sistema crolla.
frase del giorno : il mercato si autoregola se i capi di stato non sono mercanti !
Postato Giovedì, 23 Ottobre 2008 alle 14:56 da napoleone1805"
Vedremo come andrà a finire la questione del decreto Gelmini.Quello che mi sento di dire, al momento, è che lo sviluppo della protesta e le modalità hanno, per una volta, preso in contropiede Berlusconi. Di fronte ad un movimento che si sviluppa in modo pacifico ha provato a fare la faccia feroce.I primi ad essere interdetti sulla questione sembrano proprio i suoi.Sarebbe una pessima azione di marketing, per il nostro, reprimere con la forza questo movimento. Questi ragazzi appartengono ad una generazione che non ha saldature ideologiche con altri movimenti della società civile e, anche la avessero, gli unici discorsi che sentono sono quelli alla Grillo o alla Di Pietro. E' una generazione "istituzionalizzata" che al momento agisce seguendo una logica "corporativa". Quello che osservo, a Torino, è che contemporaneamente si dispiega in tutti i suoi effetti una crisi economica che lascia a casa migliaia di persone.L'ultimo elenco di aziende coinvolte svaria dalla Universal alla Remmert, passando da Luxottica di Lauriano Po.Ieri un corteo di operai della Stampal ha presidiato l'aeroporto di Caselle e, contemporaneamente, la Fiat Powertrain informava il sindacato della prossima cassa integrazione per 1.600 addetti. La scorsa settimana il saldo delle uscite per i contratti a tempo determinato non rinnovati era, nella sola provincia, di 2.600 unità. Che quanto accada sul fronte della scuola non trovi un collegamento con quello che avviene a monte dove si produce è una cosa che dovrebbe far riflettere. Sarebbe il caso di offrire chiavi di lettura meno settarie e separate, a chi protesta nelle scuole, perché quello che ci attende è un periodo di profonda crisi che avrà costi sociali altissimi. Un movimento ha prospettive di crescita e riesce a cambiare il corso degli eventi se ha un progetto politico o una visione di società che sia qualcosa che vada al di là della pura rivendicazione "settaria". Senza quello sarà uno dei tanti momenti in cui, per un attimo, un soffio di vento ha mosso un ramo di un albero che rimarrà contorto e radicato, con radici malate, al suo terreno. I soldi in meno sulla scuola si sommano ai soldi in meno in busta paga, al lavoro che sarà precario ed alle pensioni che non ci saranno.Si somma ad una visione della società impaurita, divisa e concentrata sul proprio ombelico. I ragazzi del Politecnico di Torino o di Palazzo Nuovo per quale idea di società si battono? Che consapevolezza hanno di quanto sia obsoleto il loro pezzo di carta rispetto alle profonde modificazioni che il sistema produttivo ha subito negli anni?Di quanto conti la produzione rispetto al sapere critico.Ed anche fossero in grado di svilupparlo e dargli sostanza al loro sapere, in che direzione si muoverà non lo decideranno loro. Per arrivare ad un movimento maturo c'è bisogno di lavorare nel profondo della società, in tutte quelle che sono le sue articolazioni.C'è bisogno di fare parlare assieme i segmenti di società che pagheranno questa crisi.E' necessario tornare a parlare di interessi di classe.
Ocse, l'Italia tra i peggiori per la disuguaglianza economica
Da : La Repubblica
Dichiarazione congiunta di Veltroni e Berlusconi "Azz,leggiamo con disappunto questa notizia. Sappiate che è in ogni caso colpa dei comunisti.Noi eravamo troppo occupati a farci i cazzi nostri e ad occupare poltrone.Vedrete che ora, con una seria opposizione sussurrata ed un governo operaio, modificheremo in meglio la situazione.Gli italiani, meno quelli offuscati da una ideologia insana che io ed il mio amico Uoltere condanniamo, sanno su chi contare" Firmato Il Presidente del consiglio Il Presidente del consiglio ombra
Fuori onda "Uoltere te lo avevo detto che era tempo di aspettare a comperare la casetta a New York, figa!testun, tel chi cosa dice il corriere.Crollano i prezzi a Manhattan.Pirla!!"
"Mortacci, sempre che rompi li cojoni co sta storia, è pe mi fija.Come te lo a da di'?Mica vorrai che a lscio qua co sti caciari de studenti taliani?.Ao',a proposito, m'hai fatto puli' a piazza da alemanno?Nunn'è che sti cagacazzo de li studenti ce venghino a trovà pe rompe li cojoni pure loro. ca storia che nun vonno pagà a crisi.?Me raccomanno pija i facironosi e mettili in galera"
Tizio ha raccolto soldi da una pluralità di Caio. A questi, Tizio, promette che pagherà un compenso per quel deposito.
Con quei soldi Tizio inizia a fare prestiti ad altri Caio.Questi iniziano ad usare quei soldi per iniziare (finanziare) le loro attività.Per questo uso dei soldi , che in realtà sono dei Caio di sopra, Tizio chiederà il pagamento di un interesse sul denaro prestato e per farsi garantire, in ogni caso, il capitale (che non è suo) chiede a costoro di impegnare quello che hanno.
Queste attività permettono ai Caio di impiegare altri Caio, che per il loro lavoro riceveranno dei compensi.Questi compensi andranno in custodia da Tizio in quanto è poco sicuro tenere quei soldi sotto il materasso.Per tale operazione Tizio pagherà a costoro molto poco per il possesso ed uso del loro denaro.In compenso chiederà a loro molto per la gestione (dei loro soldi.)Così come gli altri Caio pagheranno molto poco il loro lavoro, ma questa è un'altra storia.
Ad un certo punto Tizio ha un'idea brillante.Perché non creiamo da tutto ciò un mondo parallelo all'interno del quale tutti possano arricchirsi? Allora Tizio mette insieme un po' dei titoli che garantiscono i prestiti fatti ai vari Caio, per iniziare le loro attività, e li colloca sul mercato.Li chiama obbligazioni.Per fare questo inventa un marchingegno mediante il quale Caio (che è diventato grande ed influente ed imprenditore di successo) grazie al buon nome della sua società rastrella soldi che dovranno servire a finanziare gli investimenti della stessa (così dice lui).
Lui, Tizio, colloca un po' di pezzi di carta in cui scrive "alla scadenza ti restituisco i 10 euro prestati, per il periodo del prestito ti pago 0,5 centesimi di euro".In questo modo incassa i soldi (che trasferirà a Caio) del valore di quei titoli e trasferisce pezzi di carta(in realtà neanche quelli).Poiché Tizio è un genio si fa pagare delle commissioni dal primo Caio per il collocamento e dagli altri Caio (che da adesso chiameremo Tapini) altre commissioni per l'acquisto dei pezzi di carta.
Vorrete mica mettere in dubbio l'onorabilità di Tizio e del suo amico Caio.Che intanto sono diventati amiconi. Ad un certo punto a Tizio e Caio si aggiunge Peppino.Peppino ha studiato tanto ed ha fretta di crescere.Gli piacciono tanto le luci ed invidia l'ufficio spazioso e la macchina del suo amico Caio. Peppino è anche amico di Caio e sa che presso Tizio ha un po' di soldi suoi e, nello stesso tempo, anche un po' di debiti della società. Allora Peppino dice a Caio "senti, io compero una casa, per questo ho bisogno dei soldi di Tizio che è amico tuo.Questa casa poi la vendo a te ad un valore maggiore.Quindi restituirò il prestito al tuo amico Tizio e quello che guadagno lo dividiamo in tre.Per comperare la mia casa per te sarà sufficiente chiedere un prestito sempre a Tizio.Appena questo meccanismo si mette in moto vedrai che arriverà un altro Caio che vorrà la tua casa.Te la pagherà di più e tu rioslverai con Tizio" "Bella idea, facciamo una società e coinvolgiamo Tizio" Così Tizio, Peppino e Caio diventano amiconi e soci (di cui uno occulto).
Prossimamente vedremo come proseguirà l'avventura di Tizio, Caio e Peppino.Come finirà per i Tapini lo sappiamo già. Ma che ce frega?
Ieri 17 ottobre ’08 il Sindacato Lavoratori in Lotta ha partecipato allo sciopero generale promosso dalle rappresentanze sindacali di base dei lavoratori quali Confederazione COBAS, CUB e SDL contro il governo Berlusconi, ha visto in piazza, lavoratori, studenti, precari, pensionati e intere famiglie, che sono scese per far sentire la propria voce e le proprie ragioni di dissenso contro gli attacchi da parte del governo, legale rappresentante di CONFINDUSTRIA e padroni. La pioggia e il maltempo non ha impedito il corteo ha cui hanno partecipato più di 500 mila persone.
È stato un grande sciopero generale cui Berlusconi e tutta la sua banda dovrà fare i conti e dare conto alle migliaia e migliaia di persone presenti in piazza.
Ma sulla via del ritorno sono accaduti fatti inquietanti su cui tutti quanti noi dobbiamo rifletterci e lottare affinché ogni singola organizzazione, ogni singolo lavoratore non subisca ricatti, ma combattono contro le intimidazioni e il ricatto.
Sulla via del ritorno, improvvisamente in autostrada, una pattuglia della polizia stradale ferma il pullman in cui viaggiava il SLL, nei pressi del casello di Frosinone, facendoci scendere dal pullman e senza fornire spiegazioni e con atteggiamento provocatorio e ricattatorio ci chiedono di fornire i documenti di ogni partecipante allo sciopero, ne scaturisce una protesta in autostrada, ma la situazione assume aspetti ancora più inquietanti quando un secondo pullman con dentro i partecipanti allo sciopero aderente all’ RdB, viene anch’esso fermato. A questo punto è tutto chiaro, Berlusconi e tutta la sua cricca non a digerito la riuscita dello sciopero generale e la messa in discussione della sua poltrona e di quella dei suoi complici.
I fermati cominciano a protestare e costringono la polizia a fare marcia indietro, infatti, dicono che possiamo riprendere il viaggio, ma è un inganno, infatti, faranno in modo di far andar via solo il pullman di RdB (successivamente fermato e condotto in questura). A questo punto è tutto chiaro, siamo sotto sequestro della polizia.
I fatti successivi a questi episodi la dicono lunga sul comportamento della polizia e dei suoi mandanti, l’atteggiamento terroristico che le forze dell’ordine hanno avuto sono di una gravità enorme, infatti i bambini che viaggiavano sul pullman hanno iniziato ad accusare malori, considerato che per circa 2 e mezza non bevevano e ascoltavano le continue provocazioni della polizia che minacciavano di condurci in questura senza fornire alcuna spiegazione.
A questo punto abbiamo chiamato l’autoambulanza, per i primi soccorsi medici. La polizia all’arrivo dei soccorsi, ci invita a ripartire, ma è troppo tardi, i bambini, in stato di pianto e di malori all’addome e alla testa, raccontano in lacrime al medico quello che la polizia con ricatto e aria minacciosa facevano. Solo dopo che il medico con visita ai bambini e rassicurandoli di continuo, questi si tranquillizzarono. Nel frattempo delle numerose pattuglie di polizia e gli agenti che hanno partecipato al fermo, scompaiono tutte, ne resta una sola per condurre la manovra del pullman alla ripresa del viaggio. Il responsabile delle forze dell’ordine che ha causato tutto questo scomparve improvvisamente senza lasciar traccia di se.
Questi fatti secondo noi, sono molto gravi è la testimonianza che la banda di mafiosi, fascisti, razzisti e clericali che sono raccolti intorno a Berlusconi non si fermano dinanzi a nulla, i loro attacchi si estendono a tutti, lavoratori, casalinghe, bambini, pensionati, studenti e immigrati, calpestando la dignità di tutti e il diritto democratico delle persone anche a manifestare.
Su questi fatti è bene che tutti noi riflettiamo e ci uniamo in un unico fronte di lotta popolare contro l’arroganza dei padroni.
Sindacato Lavoratori in Lotta - per il sindacato di classe
La scheda sintetica della Repubblica, che potete leggere qui, offre il quadro di ciò che gira attorno alla scuola pubblica. Quello che si è mosso ieri a Roma è un popolo di gente perbene.A differenza di come eravamo noi questi giovani si muovono ordinati, fanno attenzione all'immagine e cercano di pulire dove sporcano. Ogni tanto ci scappa il mortaretto ma è nulla rispetto alle piazze ribollenti di 30 anni anni fa. Rispetto a tutto questo da un lato c'è un presidente del cxxxo (Napolitano) che non ha null'altro da dire che "non si può sempre dire no".Indifferente alle ragioni ed alle motivazioni di quel popolo. Dall'altro lato c'è un governo, e la sua ombra, che paventano regole con le quali sarà ridimensionato il diritto di sciopero e messo in galera chi occupa, per protesta, un sito pubblico. Ed allora a che serve essere educati? Quello che colpisce è l'uniformità di come si muove questa specie di blog istituzionale che ha come obiettivo quello di spezzare le reni di ciò che resiste in Italia. La barra di navigazione è quella data e ci si prepara alla "guerra".Coscienti che guerra sarà. E sarà una "guerra" che coinvolgerà tutti.A quel punto non sarà più sufficiente una massa enorme ed ordinata di gente per bene.E starà a tanti decidere da che parte stare sapendo che il prezzo sarà alto ma non saremo noi quelli che, da soli, lo pagheranno.
A guardare il grafico sul prezzo del petrolio ritorna la vecchia questione. Ma è speculazione per lo più? Semplice domanda offerta? O un gran casino sistemico che di razionale non ha più nulla? L'unica cosa razionale è il prezzo alla pompa della benzina. Quella è una rendita certa, per certuni. Compreso il vostro amico berlusconi.Quello non mette le mani nelle tasche degli italiani, fa in modo che ci pensino gli amici suoi.Il genio aiuta tutti, banche, industria dell'auto, padroni di casa alla Montezemolo sull'ICI, straricchi in punto di morte sulle successioni, qualche anziano alla canna del gas con la tessera a punti (per Natale e solo per quasto anno).Tutti meno che noi.A lui il socialismo fa schifo.Non parliamo del comunismo.In compenso ho idea che gli piaccia il ventennio, meno forse gli ultimi tre anni di quel periodo.Ma torniamo al prezzo del petrolio.Perché, visto che l'intervento dello stato non è più una bestemmia quando ci si caga nelle mutande, non obbliga la compagnia di stato a politiche di prezzo tipo quelle che vengono praticate in qualche discount? Aggiungerei anche una garanzia, da parte dello stato, sui mutui casa da pagare alle banche.Facciamo anche noi lo swap.Tu ti prendi la rata, io sottoscrivo un pagherò con interessi pari a quelli dei bot. Oppure, già che ci sei, pigliati sto cxxxo di TFR e garantisciti con quello.Ti ci paghi anche gli interessi e lo riscuoti quando vado in pensione.Una bella partita di giro che a me alleggerisce un pò il bilancio famigliare ed a te non cambia nulla.E poi Tremonti è un maghetto con i numeri.Lui sa come si fa.In fondo perché non fidarsi dei propri sudditi mr. Berlusconi? p.s. il sottoscritto vive in casa in affitto.
Seguire gli avvenimenti della finanza e dell'economia in generale mi mette "sonno". Tutto d'un tratto il rigore con cui ci hanno sfracellato i maroni per anni è andato a farsi benedire. Tutta la tiritera sul rapporto debito pubblico/pil è andato in soffitta. In men che non si dica gli USA hanno raddoppiato il loro e nazionalizzato qualche banca (pardon hanno comperato azioni, fa più fine e non impegna).Gli inglesi, pragmatici, hanno permesso a Gordon Brown di fare un pò il socialista.Ed alla fine anche i più riottosi hanno messo le mani nelle tasche dei cittadini per permettere che, con i loro soldi, garantissero i loro soldi. Un gioco di prestigio incredibile e per il quale bisogna essere frequentatori di Harward d.o.c. Solo questione di tempo, poi toccherà alle obbligazioni emesse dalle società per finanziare gli investimenti.A quel punto chi garantirà chi?Meglio non pensarci.
Se si è creativi, e fai il direttore finanziario, qualcosa te lo puoi ancora inventare. Hai quel magazzino di 20.000 mq che puoi sempre rivendere alla società che ti ha fatto il leasing 20 anni fa.La banca anticipa i soldi alla società di leasing, che farà un mutuo e tu pagherai un affitto che consentirà alla società di leasing, a sua volta, di pagare la rata del mutuo. Certo ti sei spogliato di una roba che dava sostanza al patrimonio della tua società ma, oggi, la parola d'ordine è essere liquidi. Il tuo conto economico ne uscirà un pò appesantito, ma chi vuoi che lo guardi in questi casi. Già che ci siamo un aumentino allo stipendio del Presidente (padrone) e del figlio (amministratore delegato) per ripagarli dallo stress della prossima ristrutturazione non lo vogliamo dare?
Già, la ristrutturazione. Tocca chiamare quelli del sindacato.La cosa più difficile? Non sono tanto le lettere di licenziamento, quanto il fatto che gli devi dare il TFR a quelle persone che mandi via.Si lo so, sono soldi dei lavoratori.Ma voi che pensate che li tenevo lì sul conto con tutti i rischi che ci sono oggi? E' dura fare gli imprenditori oggi.I finance manager (c'è quello sul biglietto da visita) non ne parliamo. E cosi' proviamo ad andare avanti.Qualche santo provvederà. Mi fanno ridere tutti quelli che hanno rotto le palle con la storia dell'innovazione del prodotto. Innovazione sto cxxxo.A chi le vendi le sedie e le cucine adesso?te lo dicevo di non tenerli in azienda i cinesi che volevano fare lo stage.Quelli hanno capito tutto ed i mobili se li fanno per i fatti loro.
E quanto abbiamo investito sul personale.Pardon le "risorse umane".E tutte le pippe sulla vision, la mission, la customer satisfaction, lo script ed il p&l che non hanno mai voluto capire. E sempre a chiedere soldi, solo soldi. Hai detto "se costruiamo spirito di squadra faremo grandi cose" Ed ora? "quelli ti aspettano sotto casa incazzati" ti dico io.Altro che spirito di squadra. Te lo ricordi quando, per motivarli, gli raccontammo la storia di quei due che erano seduti vicini e lavoravano? Al tipo che gli si avvicino' e domando' "che lavoro fate?"uno rispose "spacco pietre" mentre l'altro disse"contribuisco con il mio umile lavoro a costruire una cattedrale". Te lo ricordi il silenzio nella "meeting room" e l'applauso scrosciante, alla fine, dei nostri manager?E tu commosso.Ed il product manager commosso, e lo human risource manager commosso, e l'information technlolgy (quello che tu impropriamente definivi l'uomo delle calcolatrici) commosso, ed il sales and marketing manager commosso,.Insomma tutti, e tu con noi, commossi. Hanno contribuito a costruire una cattedrale ma ora chi cazzo glielo spiega di andare a spaccare le pietre?
«È una cosa che io non ho mai sentito da nessuno - aggiunge il premier - però sono cose che si sentono da tutte le parti»-Dichiarazione di Berlusconi-La Stampa Come farà a pensarle?
Questo grafico rappresenta il reddito disponibile delle famiglie (da non confondere con la ricchezza).
Partendo da sinistra la chiave di lettura è: il 28% delle famiglie detiene il 2% del reddito nazionale per arrivare al fondo dove il 2% delle famiglie si appropria del 28% (circa) del reddito.
Questo altro grafico rappresenta lo scenario futuro secondo il sole 24 ore della crescita del PIL suddiviso tra paesi emergenti e paesi avanzati nel 2009.
Personalmente lo ritengo "ottimista" , per i paesi avanzati, in funzione di quelli che sono gli sconvolgimenti in atto.
Detto questo, è indubbio che ciò che avremo di fronte in termini di scenario è qualcosa su cui sarà necessario investire in termini "politici" per dare prospettiva a noi ed alle nuove generazioni.
In questi giorni ho letto tantissimi articoli che trattano lo sfacelo in atto. Si fronteggiano, in linea di massima, due approcci diversi.
Il primo è quello che cerca, rassicurando, di trovare il modo di tamponare le emergenze in atto attraverso annunci che tendono a dire" Quanto meno vi garantiamo che i soldi che avete sul c.c. non li perderete".Questo per evitare che il panico passi da quel luogo di ricchezza virtuale che è la borsa ad uno di ricchezza materiale rappresentato dai luoghi di lavoro, dalle piazze e dai mercati rionali.
Lor signori hanno ben presente che conviene gestire un problema parcellizzandolo il più possibile, attraverso messaggi che parlino ai singoli, e cercando, in questo modo, di impedire una sorta di presa di coscienza collettiva che il giocattolo è rotto.
Poiché il treno corre ed è ingovernabile, i morsi della crisi sull'economia reale non si faranno attendere e saranno pesanti e devastanti.Come gestire i contraccolpi che subiremo sul fronte sociale si capisce bene se si dà retta fino in fondo a quello che pensa Berlusconi.Tra le tante cose dette ha messo in chiaro che"non saranno tollerate occupazioni di aeroporti e strutture pubbliche".
Il rappresentante di quella borghesia che ci ha portato a questo, mentre non spende una parola su manager che guadagnano 9 milioni di euro nella propria banca, con un mercato finanziario che permette, ancora, di scommettere sulle ulteriori perdite delle borse (di fatto incentivandole), ha come pensiero e priorità, nel suo retro cranio, lo scenario probabile da qui ai prossimi due anni (la piazza che si riempie di gente incazzata) ed a quello pensa mentre, disperatamente ,prova a rimettere ordine nel sistema.
Il secondo approccio, quello catastrofista è inficiato da una sorta di "relativismo culturale", mentre "gode" del disastro epocale che ci riproietta indietro di un secolo ( alla faccia di chi lo ha liquidato culturalmente) offre scorci di futuro devastato nel quale non si scorge come "costruire" un modello di convivenza e sviluppo diverso.In questo l'intervista di Massimo Fini al Giornale, sintetizza con una frase il limite del proprio del ragionamento.
Fini, grosso modo, provocatoriamente ( ma non tanto) invita a rifugiarsi in campagna e dotarsi di un paio di fucili automatici per difendersi dalle orde di affamati che andranno in cerca di cibo.
Dopo aver censurato il come si è arrivati a questo, i disastri del liberismo e quant'altro è stato prodotto dalla cultura occidentale in questi due secoli, non vede nel proprio orizzonte che un rinchiudersi in uno spazio limitato difendendo a suon di pallottole il privilegio di poter coltivare un orto.
Io penso che sia il primo che il secondo hanno in se i pogrom di un fascismo latente che, in ogni caso, proverà a rassicurare con il solito modello di coesione sociale quello che resterà di sano nel paese.
E cosa possiamo opporre, noi, a tutto questo?
Io propongo una discussione che, partendo dal modo in cui si sviluppa la società e la sua ricchezza, tenga conto di come questa debba essere utilizzata e distribuita.
Che senso ha un progresso economico che non può offrire un orizzonte stabile alle attuali e future generazioni?
Rimettere in discussione il modello significa elaborare un sistema di regole che tenga conto di chi produce, di cosa e di come si produce.Di chi detiene le leve della produzione.Per dirla utilizzando le parole di Marx"Ci si è rinfacciato, a noi comunisti, che vogliamo abolire la proprietà privata acquistata personalmente, frutto del lavoro diretto e personale;la proprietà che costituirebbe il fondamento di ogni libertà, attività ed autonomia personale.Proprietà frutto del proprio lavoro, acquistata guadagnata con le proprie forze!
Parlate della proprietà del minuto cittadino, del piccolo contadino che ha preceduto la proprietà borghese?Non c'è bisogno che l'aboliamo noi, l'ha abolita e la va abolendo ogni giorno lo sviluppo dell'industria........Il comunismo non toglie a nessuno il potere di appropriarsi dei prodotti della società, toglie soltanto il potere di assoggettarsi il lavoro altrui mediante tale appropriazione."
"L'uomo diventa tanto più povero come uomo, ha tanto più bisogno di denaro, per impadronirsi dell'essere ostile, e la potenza del suo denaro sta giusto in proporzione inversa alla massa della produzione; in altre parole, la sua miseria cresce nella misura in cui aumenta la potenza del denaro"
Quello di cui non abbiamo bisogno è un orizzonte nichilista che atomizzi ancor di più gli individui, ricacciandoli ad una sfera individuale che non è il collante su cui poter costruire opposizione a modelli sociali ed economici in crisi.
Quello di cui abbiamo bisogno è l'elaborazione di un pensiero che raccolga quanto di ricco c'è nella storia della sinistra, elaborandolo sia sulla base di ciò che è attuale nel pensiero e nel modello concettuale che Marx rappresenta sia sulla sintesi dei fallimenti delle esperienze del così detto comunismo reale e del capitalismo rampante.
Questo ha bisogno di una leva potente, di quel frammento di società (la maggioranza)che è la classe dei salariati che producono valore per terzi.C'è bisogno di rafforzare i legami tra soggetti e sedimentare quella solidarietà che parte da bisogni concreti ed interessi di classe.Senza questo sforzo non resterà che guardare la fine di un epoca confidando solo nella ragione e nella saggezza di generazioni di là a venire.
Uno legge il sole 24 ore e pensa "Questa crisi sarà una cosa grave, però in fondo è una di quelle crisi come le altre e ne usciremo come sempre". Intanto bisognerebbe capire chi ne uscirà bene.
I segnali del sistema sono inquietanti.Per un verso assistiamo a trasferimenti di depositi di correntisti inglesi nelle banche irlandesi perché lì, a differenza che in Inghilterra, il governo assicura che i conti correnti saranno tutelati per intero. Intanto in Germania la Merkel, per evitare il panico, assicura che il governo tedesco farà la sua parte con i risparmiatori.Il tutto mentre la Hypo real hestate (tedesca) non riesce a farsi prestare soldi dalle altre banche e rischia il fallimento. Da noi, che siamo tra i più inguaiati d'Europa, Berlusconi è il più "sghiscio" per due semplici motivi: 1- Siamo l'economia più indebitata del pianeta (grazie al suo amico Craxi), insieme agli USA (adesso), e non saprebbe come garantire per intero i risparmi sui conti correnti. L'attuale garanzia sui 103.000 euro (per chi ne ha) , in caso di fallimento della banca,funziona in questo modo: liquidazione entro 20.000€ in tempi ragionevoli, il resto seguendo i tempi di liquidazione della banca.Il tutto, è ovvio, a carico dello stato.Se non fosse per quel cacchio di debito pubblico si dormirebbe sereni. 2- Lui preferirebbe un fondo europeo a garanzia.In pratica una colletta gigantesca sulla quale, ho idea, che tedeschi e nord europei non sono tanto dell'avviso.
In mezzo a questo casino prendiamo nota delle dichiarazioni più strampalate. Profumo, quello dell'Unicredit, mentre prova a ricapitalizzare il suo istituto con 6,6 miliardi di euro ci racconta che la situazione è come quella del 1929.Il tutto confessando anche che lui a 60 anni si toglierà dall'arena perché un po' sfinito lo è.
Tremonti, mentre riscopre Marx leggendolo nelle pause della svendita di Alitalia ai soliti noti, ci racconta che forse è "solo la fine dell'inizio".In pratica una specie di tunnel degli orrori economico e finanziario di cui non si percepiscono le conseguenze.Ne usciremo con un mondo nuovo, più industria e meno finanza e che noi stiamo messi meglio degli altri. Se non fosse che qualcuno (l'unico decente del PD, Bersani) gli ha ricordato come, nel 2003 ,era uno di quelli che magnificava il sistema dei mutui negli USA, e che premeva per replicarlo da noi, ci sarebbe da credergli sulla parola.
Questa mattina l'amministratore delegato del gruppo Toscano(vendono case), intervistato sulla "bolla immobiliare in Italia", ci raccontava serafico che "da noi i prezzi tengono nella media, ci sono leggeri cali delle quotazioni intorno al 2% del valore negoziato anche se c'è stata una contrazione delle vendite del 25% nell'ultimo trimestre nelle grandi città".In sostanza tu puoi anche raccontarti, davanti allo specchio, "la mia casa vale 300.000€ e non rompetemi i coglioni" per gasarti un po' e continuare a sentirti ricco,però rivendertela è solo un po' dura.
In mezzo a tutto questo la vita scorre.Le persone, al momento, non danno segnali di panico.D'altra parte se ti leggi il sole 24 ti rendi conto che siamo in una botte di ferro. I risparmi sono al sicuro, la disoccupazione aumenta ma solo perché quelli che non rientravano nelle statistiche si sono alzati dal letto ed un cazzo di lavoro lo vorrebbero anche loro ( i disoccupati scoraggiati),i costi delle materie prime diminuiscono e quindi questo ci farà recuperare potere d'acquisto (questo pezzo lo ha scritto la Marcegaglia), forse il petrolio un po' meno perché i paesi emergenti crescono impetuosamente (siamo sotto i 90$ a barile contro i 150 di Agosto) e questo porta squilibrio nel rapporto domanda offerta (questo pezzo è opera di Moratti),se fallisce una banca alla fine da noi non paga nessuno (ricordate il Banco di Napoli?) perché abbiamo una serie di ingegneri finanziari che il mondo ci invidia ( per come abbiamo trovato una soluzione per l'Alitalia),se avete un po' di soldi e non sapete proprio cosa fare ASPETTATE perché non ci stiamo capendo un cazzo ed infine, per chiudere in bellezza, ricordate che non è colpa degli speculatori malvagi (in fondo "L'avidità è connaturata al modo di funzionare dell'economia e per questo ci vogliono regole per incanalare questa forza possente verso il bene comune") e non rompete il cazzo con la vostra pretesa di vederli appesi ai lampioni.
Tutto qua, mi chiedo se Tremonti ha letto il pezzo in cui Marx scrive che "L’arma della critica non può sostituire la critica delle armi, la forza materiale deve essere abbattuta per mezzo della forza materiale, ma la teoria diventa, essa pure, una forza materiale, quando si impadronisce delle masse."
Mettiamo in fila 4 avvenimenti e fatti che accadono nella città in cui vivo.
Partiamo dal primo.
Giovedì, all'angolo con via Garibaldi, sul Tram della linea 4 sono saliti i carabinieri ed i poliziotti, nove in tutto.Hanno chiuso le porte tra una fermata e l'altra, il blindato della Iveco era posteggiato lì vicino.L'operazione si è conclusa alla sera ed hanno portato via 20 persone.
Il tutto è accaduto in un silenzio irreale e la città, in quello spazio, ha osservato muta.Non indifferente, ma muta.
Di quei 20, dopo una notte passata in guardina, 5 sono tornati a casa (avevano dimenticato i documenti), 5 avevano lo status di rifugiati politici,5 sono stati arrestati (non si sa per cosa), e 5 sono stati accompagnati nel CPT di corso Brunelleschi.
Io i rastrellamenti li ho visti e subiti.In Salvador sulla strada per El Poy al confine con l'Honduras.In Guatemala nel quartiere 1 quando un giorno presi un bus che passava davanti all'ambasciata americana.A distanza di anni e di luoghi il modus operandi è lo stesso.
Secondo episodio.
I fratelli Giorgio e Maurizio Frau sono stati pestati da 10 carabinieri in borghese del 1° battaglione Piemonte a Moncalieri.Secondo quanto hanno raccontato i due, uno dei militari si è risentito per uno sguardo di troppo durante una cena di commiato presso la "Società Operaia" di Borgaretto.Il risultato è stato di fratture all'omero, lussazione di una scapola, lividi e contusioni vari.
L'intervista fatta al comandante del battaglione è una sequela di "c'è un'inchiesta in corso". Facciamo l'ipotesi che quei carabinieri, quelli responsabili, siano gli stessi che si occupano dei rastrellamenti dei clandestini.Chi protegge quella gente se non capiscono subito di tenere lo sguardo fisso a terra di fronte a loro? E se ci capita un controllo di documenti in cui siamo noi gli osservati proprio quando sono incazzati per lo stipendio di merda? Chi ci proteggerà? Chi ci protegge in ogni caso, anche nel caso che siano rimandati a casa per sempre.
Terzo fatto.
Rispetto al terzo trimestre del 2008 la produzione industriale del distretto metalmeccanico di Torino è data in calo del 24,8%, l'occupazione del 15,7% e gli ordini export del 12,5% (previsione Unione Industriale).
Rispetto ad un'utilizzo del 10% della cassa integrazione, su tutte le aziende del settore, si è passati, nel giro di tre mesi, a quasi un quarto per un totale di circa 14.000 lavoratori.
In questa situazione nessuno si è accorto della detassazione dello straordinario fatta dal governo, così come nessuno parla più di produttività.In compenso sappiamo che gente come Bonanni saprà ben rappresentare gli interessi di chi, in questi frangenti, perde su tutti i fronti; diritti e salario.
Quarto episodio.
Questo mi coinvolge direttamente come testimone.
Di solito vado a comperare la frutta a Porta Palazzo.In questo luogo si affollano decine di banchi ed i prezzi sono bassi.L'acquirente è fatto per lo più da gente anziana, extracomunitari e massaie che abitano nei dintorni.
In attesa di fare il mio acquisto ho visto le seguenti cose:
1- Una persona paga con un biglietto da 10 euro. La fruttivendola chiede al suo socio di cambiare i soldi.Prende una banconota da 5 euro e 4 monete da 1 euro.Dà le quattro monete da 1 euro al compratore.Questi le dice" Ti ho dato 10 euro, mi devi ancora i 5 di resto".La tipa, mostrando la banconota da 5, "Mi hai dato questa!".Noi in coro" Non è vero, dagli i soldi".
2- Contemporaneamente il suo socio pesa frutta per 4 euro ad un anziano.Doveva fare 4 kg e sulla bilancia si marcavano 3,5 Kg.L'anziano mi guarda e fa"Ma sono io che vedo male o manca 1/2 Kg.?" In quel momento il "bottegaio" dice" Ti regalo una mela, contento?".L'anziano "Guarda che mi devi dare il peso giusto?" Il bottegaio "non vuoi le mele? e allora vaffanculo!".
Sollevazione generale nostra e mezza rissa (insulti tra i due fronti, bottegai dietro il banco e avventori sulla strada).Vi risprmio il fatto che il 90% di quelli che hanno un banco di frutta e verdura, a Porta Palazzo, non rilascia lo scontrino fiscale.
Che dire? Quando vado in giro per Torino mi accorgo che un sacco di cose sono cambiate, molte non ci sono più.
Poche piole dove vecchi e giovani si ritrovavano intorno al tavolo.Poche tute blu in giro per la città con la divisa sporca del nero dell'officina.Un sacco di gente che staziona, senza aver nulla da fare, davanti ad un Mc Donald o da Fnac.Molti in giacca e cravatta e la solita borsa a tracolla con il pc dentro.
Tutti di fretta.
In questa dimensione avanza una società fatta da individui che non riescono più ad alzare la testa.Ad elaborare nulla che non sia un comportamento arrogante e vessatorio.Una società che chiede sicurezza schiacciando quelli che sono più deboli e che ha, nello stesso tempo, comportamenti asociali e disgreganti.Comportamenti che ti portano a pensare che sei rimasto solo e che conviene girare armato.
Spinse alla rivolta contro gli ebrei, respinto il ricorso alla Cassazione «E' istigazione all'odio razziale»
FIRENZE Il "fine religioso" non giustifica una dichiarazione, pure virtuale, di "guerra santa" contro gli ebrei. Proclamare infatti, la "guerra santa" contro gli ebrei sul web è istigazione all’odio razziale. Parola di Cassazione che ha respinto il ricorso di un 33enne di Pontedera colpevole di avere diffuso sul web idee fondate sull’odio razziale e sulla discriminazione per motivi religiosi nei confronti della razza ebraica.
Secondo la Suprema Corte, che ha respinto il ricorso di Alessandro M. «per escludere il reato» previsto dall’art. 3 della legge 654 del 1975 «non ha rilievo una concezione etica e inerme della guerra santa» dal momento che l’istigazione all’odio razziale «incrimina la propoganda di ideologie fondate sulla discriminazione e sull’odio razziale anche se non tendenti allo scontro armato».
Inoltre, la terza sezione penale, sottolinea che «non può sostenersi che la motivazione religiosa della propoganda razzista escluda il reato, giacchè nessuna norma speciale o generale prevede il fine religioso come causa di giustificazione».
Il sito sui cui sono comparsi i messaggi razzisti, "Holywarvszog" è stato chiuso perchè ritenuto antisemita. Alessandro M., ricostruisce la sentenza 37581, aveva diffuso su internet attraverso il suo sito idee fondate sull’odio razziale nei confronti degli ebrei in nome del Cristianesimo. In particolare, Alessandro aveva scritto: «È nostra intenzione da veri cristiani dichiarare guerra santa contro i nemici di Dio e della nostra Chiesa cristiana»; e ancora bisogna «promuovere il patriottismo e la vera cristianità in opposizione al razzismo sionista» e via di questo passo. Ne era scaturita una denuncia e la condanna da parte del Tribunale di Pontedera, nel luglio del 2004 ad un anno di reclusione sospesa con la condizionale con l’obbligo per Alessandro M. di prestare attività non retribuita per tre mesi a favore della Misericordia di Pontedera.
Una condanna lievemente ridotta dalla Corte d’Appello di Firenze, nel maggio 2007, che ha condannato il giovane antiebrei a 4 mesi di reclusione, con il beneficio della non menzione della condanna e confermando l’obbligo di prestare il servizio sociale.
Quello che ha raccontato ieri il ministro Tremonti ci fa stare con una certa ansia.Lui dice che i fondamentali dell'economia italiana sono a posto. Mi chiedo quali? Conti pubblici? Il debito strutturale sale e gli interessi sul debito anche.A questo si somma una situazione delle amministrazioni locali che dovrà tenere conto di diversi aspetti: a- Dopo Taranto (governata per anni da partiti del centro destra) anche Catania alza bandiera bianca e, per non fallire, chiede quattrini allo stato.Perché dovremmo pagare l'inadempienza di quell'amministrazione (sempre di centrodestra)? b- C'è un lato oscuro della crisi finanziaria che ancora non è in evidenza e riguarda sempre le amministrazioni locali.Riguarda l'uitilizzo di strumenti finanziari sofisticati a copertura dell'indebitamento.Quanto vale quella scommessa sulla pelle dei cittadini? c- la scomparsa dell'ICI inizia a procurare problemi di equilibrio finanziario a molte amministrazioni. Il genio dell'economia promette trasferimenti da parte dello stato a compensazione. Dove prenderanno i soldi ed a danno di chi e di quali servizi?Era proprio necessario detassare la prima casa di Montezemolo? d- Aumenta la spesa (a vantaggio di chi non è dato sapere) e diminuiscono le entrate fiscali.Mi chiedo se, in questi frangenti, qualcuno ha ancora voglia di raccontarci che la soluzione Alitalia, con il trasferimento del debito nelle tasche degli italiani, sia una cosa di cui andare fieri ed orgogliosi. e- Non ci sono problemi di liquidità nel sistema bancario, sarà.Provate a sentire come funziona la questione dello sconto fattura adesso (tanto per fare un esempio che tocca da vicino una piccola azienda) o provate a chiedere un mutuo con uno stipendio di 1.200 €.Lui dice che lo stato interverrà e che la nostra legislazione garantisce fino a 120.000 € di deposito in c.c. se fallisce la banca. Il solo fatto di parlarne è una roba da panico.Rimane sempre la questione dove stanno i soldi tenuto conto dei punti precedenti? C'è mica qualcuno che considera l'opzione della iperinflazione per sistemare l'ambaradan?
C'è una legge dello stato, la n° 1423 del 1956 articolo 4, che tratta del confino di polizia e che da ieri è stata applicata nei confronti di un sindacalista della CGIL a Palermo.La colpa di Pietro Milazzo è quella di aver protestato con 50 senza casa e di non aver permesso al sindaco, Cammarata, di salire sul carro della patrona. Il questore gli ha inviato una lettera (R.R.) in cui lo avvisa che potrà far scattare le misure di prevenzione a causa della sua condotta. queste misure prevedono la sorveglianza speciale a Palermo o l'obbligo di soggiorno in un paese. Il testo dell'articolo 4 recita:" coloro che, per il loro comportamento debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica e morale, la serenità, la sicurezza o la tranquillità pubblica". Pietro Milazzo usa strumenti di lotta che sono patrimonio della sinistra.Contro le persone scomode si usa il diritto e norme di stampo "fascista" perché questo è il destino di chi lotta. C'è, però, una sinistra silente fatta da codardi che permette che tutto questo avvenga nel silenzio forse perché loro sono i primi ad ver la coscienza sporca?
Il sindaco di Stazzena è del PD. Lui arriva dalla Margherita.La sintesi della sua dichiarazione sul film di Spike Lee, riportata dalla Stampa, è "non importano le bugie se arrivano i turisti". Che dire? Ce la prendiamo con i nostalgici del fascismo che rivendicano le loro idee, ma un pezzo di merda del genere che dignità ha? L'altro campione del revisionismo,Pansa, ha dichiarato: " non sono un esperto di Stazzena o Marzabotto.Però so che stragi e ammazzamenti di gruppo avvennero a decine, da una parte e dall'altra, in quell'inverno." Già lui i soldi li fa sputando sentenze su gente che rischiava la pelle e che era un po' incazzata, grazie agli ultimi 20 anni di merda che aveva subito. E noi dovremmo sfilare il 25 con gente del genere?