Quando ero giovane i guai me li andavo scientemente a cercare.La militanza politica era qualcosa che mi occupava il tempo e la vita.Ho attraversato città dentro cortei pieni di rabbia e di violenza.Ho visto cose brutte e sconvolgenti come l'incendio dell'Angelo Azzurro e Crescenzio ridotto ad un manichino informe su una sedia, con il fumo che avvolgeva la sua figura.Ho visto finire al telegiornale la vita di compagni, stesi sul pavimento di un Bar in un quartiere operaio.
Ho condiviso il rischio, l'adrenalina, la paura ed il coraggio di tanti.Ho visto, vicino casa, il dolore di un genitore che piangeva il figlio morto, ucciso da compagni che volevano fare un agguato ad una volante.
Ho portato il passamontagna e la spranga.Ho picchiato ed inseguito, sono stato braccato ed ho ricevuto minacce.Mi hanno distrutto il portone di casa spaventando a morte i miei vicini.Hanno scritto il mio nome, insieme ad altri, sui muri di scuola promettendomi di tutto.Ho frequentato gente che si è pentita e che un attimo prima cercava di convincermi di quanto fosse giusta la lotta armata.
Quando frequentavo il liceo sono stato espulso e sospeso per una settimana.Cosa avevo fatto?Ero entrato dentro la classe di uno che il giorno prima, fuori dai cancelli, si era presentato con una pistola minacciando dei compagni e lo avevo cacciato via a calci in culo.
Ho rivisto, in questura, le foto segnaletiche di gente che non vedevo da anni.Di altri ho perso le tracce. Di molti rivedo le facce in televisione mentre organizzano convegni o si scannano per una poltrona.
Sempre rigorosamente con zaino e sacco a pelo.
La cosa più bella che ci sia, dal mio punto di vista. Ho preferito andare, e conoscere, realtà che sentivo in qualche modo vicino alla visione che ho io della lotta e della vita. Luoghi in cui scegliere e sentirsi nel giusto.A posto con la coscienza.Tra tanti posti il Guatemala, Il Salvador ed il Messico.Ho ritrovato, per caso, negli archivi del corriere della sera un articolo che mi ha visto involontario protagonista insieme ad un mio amico.La rivolta del Chiapas e l''occupazione di san Cristobal da parte di Marcos.Perché scrivo di questo? Forse perché quello che accade oggi mi riporta indietro nel tempo.Con tante differenze però.La prima differenza è in noi.In ciò che antropologicamente siamo diventati.Al fatto di dover vivere in un continuo equilibrio tra ciò che riconosciamo come valori e ciò che manifestiamo, nei nostri comportamenti di vita concreta, omologati ai tanti.
Al nostro vivere temendo di perdere quello che abbiamo. Nel non andare fino in fondo nelle cose che ci raccontiamo di questa società.
Probabilmente è diventato tutto più difficile ed incasinato.
O forse è tutto maledettamente più semplice.C'è una cosa di cui sono sicuro.Abbiamo scelto, fin da giovani, di complicarci la vita e viverla un po' male.E credo che, adesso, avremmo voglia di voltare le spalle ed occuparci solo di noi stessi.Solo che non ci riusciamo ed in fondo godiamo ad essere così.
Gli indios assaltano la citta' di San Cristobal
Rivolta indigena in Messico cinque morti e 20 feriti bloccati due turisti italiani,300 indios armati si sono impadroniti della localita' san Cristobal de Las Casas nel Chiapas
------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Gli indios assaltano la citta' di San Cristobal TITOLO: Rivolta indigena in Messico Cinque morti e 20 feriti Bloccati due turisti italiani CITTA' DI MESSICO . Rivolta indigena in Messico. Trecento indios, pesantemente armati, si sono impadroniti della localita' turistica di San Cristobal de las Casas nello Stato del Chiapas provocando almeno 5 morti e una ventina di feriti fra le forze dell' ordine. Due turisti italiani sarebbero rimasti bloccati in un hotel della cittadina. I ribelli hanno detto di appartenere all' "Esercito di liberazione nazionale Emiliano Zapata", dal nome dell' eroe della rivoluzione del 1910 20. Dopo aver tagliato le linee telefoniche e le strade d' accesso alla citta' , il gruppo composto anche da alcuni bianchi avrebbe occupato e saccheggiato il municipio. I due italiani, M. P., 36 anni, di Torino, e xxxxxxxxxx, 33, di Genova, sarebbero bloccati in un albergo del centro. Lo ha rivelato la moglie di P., xxxxxxxx: "Mio marito . ha spiegato la donna . e' riuscito a parlarmi per telefono solo per pochi minuti, poi e' caduta la linea. Mi ha detto che i guerriglieri hanno occupato il municipio e l' albergo "San Cristobal" dove si trovano alcuni stranieri, in maggioranza statunitensi, e che nella citta' sta arrivando l' esercito messicano". Gli indios si sarebbero sollevati anche nelle localita' di Ocosingo, Altamirano e Las Margaritas, sempre nello Stato di Chiapas, confinante col Guatemala. E' la prima volta negli ultimi 20 anni che gli indigeni messicani impugnano le armi contro le autorita' . Nella "dichiarazione di guerra", distribuita alla popolazione e affissa sui muri di San Cristobal, i guerriglieri affermano: "Siamo coscienti che la guerra che stiamo dichiarando e' una misura estrema, ma essa e' giusta". Quindi invitano le popolazioni indigene del Chiapas, uno degli Stati piu' poveri del Messico, ad unirsi alla rivolta per opporsi ai "dittatori che da diversi anni conducono una guerra genocida" contro i popoli indigeni. L' obiettivo finale e' di "marciare sulla capitale, vincere l' esercito federale e permettere ai popoli liberati di eleggere democraticamente le autorita' ". Il governo ha reagito inviando sul posto l' esercito e bollando la rivolta come "atto di violenza e di provocazione".
Said
Sante parole compagno. A volte rimpiango di non essere un coglione omologabile e omologato. Perchè questo godimento del non piegarsi dà anche una gran sofferenza. Ma non c'è verso, neanche a volerlo.
Said
Bloccati nell'albergo? Mmmmm... Sicuro? ;-)
Said
Era una tenda a 5 stelle :-D
Said
Ehm Mario scrivi:
Sempre rigorosamente con zaino e sacco a pelo.
Poi scrivi(riportando l'articolo):
due italiani, M. P., 36 anni, di Torino, e xxxxxxxxxx, 33, di Genova, sarebbero bloccati in un albergo del centro. Lo ha rivelato la moglie di P., xxxxxxxx: "Mio marito . ha spiegato la donna . e' riuscito a parlarmi per telefono solo per pochi minuti, poi e' caduta la linea. Mi ha detto che i guerriglieri hanno occupato il municipio e l' albergo "San Cristobal" dove si trovano alcuni stranieri, in maggioranza statunitensi, e che nella citta' sta arrivando l' esercito messicano
mmmmmmmmhhhhhhhh
c'è qualcosa che non va :-D
Piera
Said
Maligni;-))
a S.Cristobal non ci sono campeggi ed era una posada in via degli insorti (proprio così)
In compenso, poi, abbiamo dormito nel municipio.
Said
Biricchino !!!
Pensatoio
Said
Scusa Mario, ma se condividevi il rischio, l'adrenalina, la paura ed il coraggio di tanti, lo volevi condividere al campeggio della sig.ra maria e l'emozione delle notti stellate in mezzo alla foresta?
Ma almeno alla pousada, che poi non è che sia brutta una pousada anzi, avevano il posto per il Suv? e la vasca idro com'era? :-D
Said
Percy,
sei spiritoso ma non mi fai neanche sorridere.
Il suv magari lo hai te, io no.
Per non parlare dell'idromassaggio.
Non sai neanche di che scrivi e lascia stare certi argomenti perché non mi va di scherzarci sopra grazie.
Said
Ciao mario, Tutta la mia solidarietà alla rivolta del popolo zapatista!
Said
Anche la mia al popolo suvvista ed a quello delle idro.
Said
Il coglione Percy colpisce ancora.Questo fighetto di como che si spaccia per compagno e che è soltanto un provocatore malato di protagonismo, ha nel suo dna quello di andare a disturbare su questioni serie.Lui ci scherza perché non avendo un cazzo da fare ed essendo impegnato in una specie di crociata fatta con scoop giornalistici prodotti da altri (perché lui è capace solo a copiare),da fascista sionista come è, crede che gli sia concesso impunemente di continuare a fare il coglione.Continuerà a nascondersi dietro a pseudonimi ed ad inventare blog "satirici" quando sarà a corto di argomenti.Lui pensa che sia tutto uno scherzo.Un pò come quella infausta natura che ci costringe a sopportarlo.