lunedì 9 novembre 2009

E' caduto solo un muro , i cocci rimangono per terra.

Oggi lo show business, dopo aver fatto del Natale, della Pasqua, della festa del papà e della mamma passando da quella della donna dell'otto Marzo occasione per fare un po' di soldi, passa all'incasso dell'evento della caduta del muro di Berlino per celebrare una cosa enorme come è il concetto di "libertà e di democrazia".

Di muri costruiti per separare nel corso dei millenni ne abbiamo visti tanti. Molti sopravvivono come reperti storici ed archeologici e sono buoni per le foto da fare ai gruppi dei tour operator, altri resistono imperterriti e difficilmente saranno abbattuti.

La differenza di questi ultimi è che lo scopo per cui sono stati costruiti è quello di garantire la giusta causa dell'occidente ricco, democratico e per un cazzo ipocrita.
Quindi rimaniamo estasiati di fronte alle meraviglie tecnologiche degli Israeliani contro i palestinesi, in sintonia con l'esperienza e la frustrazione accumulata dentro i vari ghetti presenti nelle tante città europee; celebriamo la necessità di quello costruito ai confini tra Messico e Stati Uniti per rendere possibile un "ordinato" controllo delle immigrazioni che permetta un sano lucro sulla pelle di tanti poveracci; rinforziamo i tanti muri costruiti per proteggere dalle rivendicazioni di un pò di popoli come i Tuareg, e garantire lo sfruttamento di quelle risorse che ci permettono una vita agiata e tranquilla , come ad esempio quello costruito dal Marocco nel Sahara; oppure celebriamo realisticamente tutte quelle barriere che fanno della carne degli uomini e delle loro braccia occasione di un migliore sfruttamento come ad esempio tra Haiti e Santo Domingo.

In mezzo a tutto questo fiorire di mattoni che cadono, di parole che celebrano la libertà l'unico muro che ostinatamente persiste, nella testa di tanti, è quello che ogni giorno si costruisce per alimentare la paura dell'altro. Così la libertà non è più libertà per tutti di potersi muovere ,come cazzo gli pare, ma viene garantita solo in ragione di ciò che ti fa ricco e di come puoi pagarti un biglietto in business class.

Nelle città strutture lager come i CIE trovano una loro giustificazione perché noi siamo gente perbene, uno come Gheddafi ci piace se occupa il tempo invece che a tirare giù qualche aeroplano a costruire campi di concentramento per gente povera e disperata nel deserto.
E allora che dovete festeggiare se i Km. di filo spinato sono aumentati da quel giorno di liberazione? Oppure non liberavate un cazzo di nessuno ma immaginavate solo come pragmaticamente mungere soldi anche da quell'evento?

1 commenti:

  • Ciao, mi chiamo Guido Mastrobuono e sono un cacciatore di articoli per un concorso che si chiama “Concorso Permanente di Parole ed Immagini” e mette a confronto articoli che stimolino una discussione in ambito folisofico, sociale o politico (vedi l’indirizzo http://lavoristi.ning.com/profiles/blogs/concorso-permanente-di-parole ).

    A mio avviso, questo articolo arricchirebbe il nostro concorso e volevo suggerirti di inserirlo.

    Il concorso, in realtà, è una scusa per convincere la gente a metterci a disposizione spunti per la discussione. Noi poi ne parliamo e ci creiamo un’idea nostra sui più svariati argomenti.
    Infatti, la concorrenza tra autori non è una cosa che ci appartiene: noi creiamo nella collaborazione. E dal confronto con gli altri, noi aumentiamo il nostro sapere.
    Comunque la pubblicazione offerta in premio ai vincenti è vera ed effettiva.

    Se lo vorrai, potrai tranquillamente inserire, al piede degli articoli un link al tuo blog cosa che lo renderà più noto e facilmente raggiungibile.

    Un saluto

    Guido Mastrobuono

    13 novembre 2009 alle ore 14:33

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