giovedì 3 maggio 2007

Perchè i sindacalisti condannano Rivera?

Le cose della politichetta fanno il loro corso. Dopo il concerto del 1° Maggio i sindacati si sono affrettati a censurare le parole di Rivera, il presidente della camera ha detto una cazzata senza significato (una roba tipo non bisogna fare rumore),Prodi ha invitato ad abbassare i toni (come se fosse una colpa esprimere una opinione), la Rai ha detto che lei non centra un cazzo con i testi e che si è limitata a trasmettere il concerto ( facendo passare l'idea che i testi di quelli che ha sotto contratto sono controllati), la destra si è scatenata per difendere il Santo Padre (quello che da quando è papa è infallibile), l'Osservatore Romano ha calato il due di briscola dando del terrorista a Rivera (ed io ingenuo che ero fermo agli squadroni della morte ed alle bombe dei fascisti).Non ho colto dichiarazioni dal colle.
Le voci per la libertà di espressione? Poche e sommesse.
La sensazione è che le parole atterriscono, come sempre, molto più di manifestazioni oceaniche.
Tutti a blaterare, ma nessuno che abbia detto semplicemente che quello che era stato raccontato è vero.
L'immagine riporta ad casta di iscritti ad un club esclusivo (quello della politica e di quello che le viaggia in modo trasversale attorno) che parlano tra di loro, in modo politicamente corretto ed a bassa voce.
Distante tanta gente. Sempre più distante.

5 commenti:

  • Costituzione della Repubblica Italiana

    Art. 21.

    Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.


    Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo ONU

    Articolo 18

    Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; (...)

    Articolo 19

    Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.


    Che la destra potesse protestare contro le cose dette da Rivera, c'era da aspettarselo; che potesse lagnarsi il Vaticano era altrettanto prevedibile, tacciando di "terrorista" chi non si allinea alla vulgata dominante. La forza della verità ha sempre fatto paura ai dittatori, non a caso 2000 anni fa i potenti del tempo mandarono a morte un certo Gesù Cristo perchè portatore di un verbo all'epoca ritenuto sovversivo - oggi diremmo terrorista!.
    Ma la posizione che non riesco proprio ad accettare è quella dei sindacati, che pure hanno incredibilmente censurato Rivera. Sembra di avere a che fare con un unico blocco politico che va dai sindacati stessi ai neofascisti, passando per il PD.

    3 maggio 2007 alle ore 06:39

  • Quando ho letto la notizia mi son chiesto chissà che avrà detto Rivera. Poi quando l'ho risentito mi son domandato che fine farebbe Dario Fo di Mistero Buffo, oggi.
    Francamente questo leccaculismo dei sindacati mi ha spiazzato.
    Per me terrorista sarebbe uno che spara in una gamba a Bagnasco e gliela rompe. Chi fa una battutina o due no.

    3 maggio 2007 alle ore 07:03

  • Oggi ho sentito che la cisl ha minacciato di chiedere i danni a rivera.

    Però sarebbe opportuno comprendere cosa ci guadagna la cgil ad essere così ossequiosa con il vaticano.

    3 maggio 2007 alle ore 09:46

  • non ricordo piu' dove ho letto questa frase: "Nel tempo dell'inganno universale dire la verita' e' un atto rivoluzionario"
    saluti
    cicciopeppino

    4 maggio 2007 alle ore 08:35

  • Mi vergogno del mio sindacato.

    Italo

    4 maggio 2007 alle ore 10:16

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