martedì 11 dicembre 2007

Lotta di classe e gente che capisce come si fa

I tassisti di roma hanno raggiunto l'accordo con il comune.
Dopo un assedio ed un blocco senza se e senza ma hanno ottenuto:
un aumento del 18% sulle tariffe e, leggete bene, 2€ di supplemento se il taxi arriva entro 5 minuti, 4€ se arriva entro 10 minuti etc.
Nuove licenze dal 2009.
Il tutto benedetto dal buon Walter che, evidentemente, ha poca resistenza alle stizzatine sui coglioni.

In sostanza è l'applicazione un nuovo concetto di marketing e di servizio al cliente conquistato dalla categoria. Ti becchi un servizio di merda e paghi di più.
Secondo me neanche il buon Kotler sarebbe mai arrivato a tanto.

I camionisti sono incazzati e fermano mezza Italia mettendo i Tir di traverso.
Le loro rivendicazioni riguardano i "salari" bassi e le condizioni di lavoro.
Al buon Montezemolo fischiano le orecchie e già minaccia.
La cosa non disturba i nostri amici che, oltre che tagliare i copertoni ai crumiri e lanciargli sassi dai cavalcavia, lo attendono per negoziare. Lui e confindustria.

Intanto i nostri sindacalisti da salotto si dicono preoccupati,la politica assiste allibita a questa nuova edizione della lotta di classe, e la cosa rossa si interroga.

Io ho un solo suggerimento, anzi due:
1- una scuola di formazione per futuri sindacalisti presso qualche associazione di tassisti e di camionisti
2- far coincidere le scadenze dei contratti dei metalmeccanici, e di quanti arrancano, con quello di queste due categorie. Ho la sensazione che se si fa blocco i signori hanno la diarrea e trovano qualche soluzione in tempi rapidissimi senza far attendere oltre.

P.S.
naturalmente dopo aver mandato a quel paese la triplice, Tito Boeri, il buon Damiano ed ex compagni associati


7 commenti:

  • A dir la verità a sentire la radio i camionisti si accontenterebbero pagare meno il gasolio, i lavoratori dipendenti sono una insignificante minoranza tra i camionisti.
    Basta poco per accontentarli, il 70% del prezzo del gasolio sono tasse, e quindi, si abbassano le tasse sul gasolio e si alzano sulle paghe degli operai, tanto quelli non si lamentano mai delle tasse, pensano che sono una cosa bellissima.
    Poi la situazione è surreale, ministri comunisti e sciopero dei camionisti, economia reale allo sfascio e prezzi dei generi alimentari alle stelle, mi ricorda il 1973 in uno sperduto paese sudamericano......

    11 dicembre 2007 alle ore 10:57

  • Jettatore mi ha tolto le parole di bocca. Chissà perchè si pensa al Cile...

    11 dicembre 2007 alle ore 14:04

  • Adesso ci tocchiamo tutti qualche parte intima oppure ferro. Però poi ci ricordiamo anche che in Italia non c'è nessun Allende e nemmeno un palazzo della Moneda da assediare. C'è Walter che veglia su di noi e Prodi con dosi massicce di anestetizzanti. E torniamo tranquilli nella nostra stalla... pardon, nel nostro porcile.

    11 dicembre 2007 alle ore 21:58

  • Infatti non c'è alcun paragone da fare.Se vogliamo ricordare il Cile lì la "lezione" di Berlinguer fu : ci conviene trovare un alleanza con la borghesia perchè questi fanno i colpi di stato.La lezione che capì in ritardo Allende ( ma era tardi) era : date un fucile mitragliatore agli operai se volete difendere gli interessi di un paese che "democraticamente" ha deciso di cambiare.
    Adesso abbiamo l'inciucio cosmico.
    Salvo che le categorie dei nuovi schiavi (ed i camionisti lo sono) non vanno tanto per il sottile con i ricordi storici che non gli appartengono.
    E' vero che cisono pochi dipendedenti, li hanno terziarizzati tutti e sono tutti "imprenditori" che per 4 soldi si fanno la guerra tutti i giorni.E' il mercato bellezza. Solo che al mercato c'è da dire "e' la lotta bello!!"

    11 dicembre 2007 alle ore 22:59

  • Comunque alla fine troppi criminalizzano i camionisti dicendo che sono egoisti e di destra.
    Bisogna dire che chi li ha costretti a diventare "imprenditori" ha lavorato bene.
    Alla fine un camionista che lavora in proprio con la minaccia costante del fallimento non è molto diverso da un operaio che lavora 12 ore al giorno mentre la sua fabbrica sta per chiudere.

    12 dicembre 2007 alle ore 04:09

  • d'accordo..però ...però...ho come l'impressione che siamo rimasti io, tu,e qualche altro ad indignarci. la gente la maggioranzissima della gente sembra interesata ad altro.
    un saluto
    clark kent

    12 dicembre 2007 alle ore 04:52

  • Conteoliver
    Hai centrato il punto
    Clark
    pensa a come si sentivano soli gli antifascisti quando c'era lui.Ma non è che si molla solo perchè abbiamo il magone.
    Un saluto
    Mario

    12 dicembre 2007 alle ore 05:22

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