sabato 26 luglio 2008

Cartelli 2

Grido disperato


Messaggio desolato


E' nato prima l'uovo o la gallina

Marketing
Equivoco

Una mano sulla coscienza
E li fanno anche parlare in televisione

Non c'è speranza

venerdì 25 luglio 2008

Considerazioni elettorali Kilombotiromposepostimentremiscompongo




1-Se la sinistra radicale vale il 25%, in questo paese di merda si può fare la rivoluzione.(Peccato che il dato non sia statisticamente attendibile).
2-Se il 75% vota da democristiani Berlusconi ve lo meritate.(Peccato che il dato sia statisticamente valido ed attendibile)

Cartelli 1

Ristorante da Giovanni il libertario
Comunicazione da periferia
Il sempre verde
Vicoli quadrati
Macho
Sintetico

giovedì 24 luglio 2008

New age e marketing alternativo


Fiat: e sai con chi vai




Just do it!! NIKE

IL TRENO CHE SI SPEZZA CON UN GRISSINO- al volo da unpercento



Ci sono cose che non si possono comprare con mastercard- da ciclofrenia

W Stalin ed i CPT, abbasso i comunisti merdosi





Dal buco della serratura della rete:

Frase 1- Tema il comunismo

"Il comunismo lo si pratica, il comunismo lo si vive e il comunismo è un esempio."

Su questa frase ci faranno un logo da mettere su una maglietta per guadagnarci un sacco di soldi.Un po' come è capitato al Che, che qualche provvidenziale Kompagno ha trasformato in icona markettara per risolvere il bilancio personale.E' il destino dei rivoluzionari. Oddio ma che ci azzecca il Che e la rivoluzione con una cazzata scritta male?Consiglio: bisogna rivedere la strategia di comunicazione e cercare altro.

Frase 2- Tema i CPT

"Adesso se ne stanno confinati nei loro blog, che fungono da provvidenziale cpt per maniaci"

Ecco questo è più confacente allo stile.Provvidenziali CPT, tanto provvidenziali da poterci fare del business.W i CPT.Ricorda tanto il beneamato compagno Stalin.W Stalin ed i CPT.Consiglio: togliere riferimenti a maniaci e CPT negli insulti democratici, fa tanto fascista e stalinista (per la nota teoria degli opposti che si toccano)

Frase 3- Le spaventose differenze di classe ed i verdi

"Quest'ultimo, in particolare, ci ha sempre predicato l'uguaglianza, ma allo stesso tempo (dove ha comandato) ha creato le più spaventose differenze di classe, tra chi ha la tessera ed è parte dell'apparato e i milioni di poveri cristi finiti sottoterra e nei Gulag. Allo stesso modo l'ecologismo predica la purezza dell'ambiente, ma dove regna si soffoca nel caos viabilistico e nella monnezza."

Qui bisognerebbe ricordare che la tessera l'avevano tutti ma che non serviva ad un cazzo lo stesso. Usare l'imperfetto nell'uso del verbo essere (ed anche di quello avere) perché quel sistema é stato sostituito da una roba che da' gli stessi risultati, ma non importa.Per il resto dove è che regnano i verdi? Sara' mica dalle parti di Napoli dove c'é quella vecchia sola democristiana della Jervolino? Consiglio: 1- rivedere bene la storia con un insegnante alla Pol Pot. 2-rivedere il concetto di purezza, quello si adatta più alla razza o ad un deodorante.Sul primo il novello fustigatore di Rom e lavavetri è sicuramente piu' edotto.



mercoledì 23 luglio 2008

Vuoto di coscienza


Questo è il paese dell'indifferenza e del vuoto assoluto?

Consolatevi, tra un po' avrete da riempire le giornate guardando qualche partita di alcuni coglioni in mutande, che corrono dietro ad un pallone, e che guadagnano in un giorno quello che un infermiere di un pronto soccorso non vedrà mai in un mese di lavoro.

Il bello è che l'infermiere si paga l'abbonamento per lo spettacolo.

martedì 22 luglio 2008

Come pensare al futuro?


Partiamo da questo post:


Ugo Bardi
Fonte: http://www.aspoitalia.blogspot.com/

Tempo fa, Luca Mercalli mi ha raccontato di un dibattito che aveva avuto con non so più quale assessore a proposito del proposto aeroporto di Ampugnano, vicino a Siena. All'assessore che sosteneva la necessità di "sviluppo" e quindi dell'aeroporto, Mercalli aveva fatto notare che il mondo stava cambiando rapidamente e che la crisi dei combustibili fossili avrebbe reso inutili anche gli aeroporti esistenti, figuriamoci farne di nuovi. Al che, dopo vari ragionamenti, l'assessore aveva sbottato con una frase emblematica "non posso pensare a un mondo diverso dall'attuale". (Ne ho già parlato in questo post ).


E' curioso questo rifiuto assoluto di pensare. Soprattutto, è curioso che questo rifiuto di immaginare il cambiamento non ci arriva da un sacerdote sumero di Inanna di cinquemila anni fa, che - possiamo immaginare - aveva buoni motivi per pensare che il mondo non sarebbe cambiato molto durante la sua vita. Ma, anche i sumeri hanno finito per sparire, pur rimanendo più o meno gli stessi per migliaia di anni. Oggi, poi, il mondo cambia a una rapidità tale che ne siamo continuamente spiazzati. Eppure, i nostri assessori, politici, "esperti", decisori, eccetera, continuano ad agire come se tutto quello che succede oggi debba per forza continuare a succedere per sempre, anzi, di più. Non possono pensare a un mondo diverso dall'attuale

Proviamo invece a pensarci. Pensiamo a un po' di quelle cose che tutti diamo per scontate. Lo saranno ancora nel prossimo futuro?

- I nostri risparmi sono al sicuro nelle banche.
- E' bene investire negli immobili dato che i prezzi aumentano sempre.
- I centri commerciali sono pieni di gente che compra.
- Non si può fare a meno dell'automobile
- Gli immigrati vengono in Italia attratti dalla nostra ricchezza.
- Si producono sempre più rifiuti e percio' dobbiamo costruire nuovi inceneritori
- Nelle nostre città, il problema principale è il traffico eccessivo
- La vita media continua ad aumentare grazie ai progressi della scienza medica
- Il nostro problema alimentare è il sovrappeso
- I nostri diritti sono garantiti da un governo democraticamente eletto

E proviamo ad immaginare il futuro rispondendo alle cose che diamo per scontate.
Personalmente ho una idea del futuro che dipende anche dalla mia età e dalla energia che mi rimane per rincorrere sogni o "costruzioni" che hanno uno spazio temporale molto limitato.
Potessi scegliere a breve cambierei città, o meglio mi sposterei in una casa fuori Torino dove ci sia spazio per un orto ed un cortile a disposizione. Lo farei insieme ad altre tre o quattro famiglie per condividere sia lo spazio comune che l'investimento per l'acquisto (della casa.)Concepirei il tutto in modo da garantire l'indipendenza dei nuclei famigliari;non penserei ad una comune ma ad un gruppo di persone che condividono servizi e spazi per alleggerire i costi da sopportare per vivere.Acquisto di cibo,libri,fitnees,energia etc.

Cercherei di imparare un "mestiere" che abbia come "know how" la capacità di riciclare o riutilizzare le cose che vengono buttate via.Mi posizionerei in modo da poter andare a fare la spesa quasi tutti i giorni in bicicletta.Consumerei in funzione di ciò di cui ho bisogno.Imparerei a coltivare la terra.
Butterei il televisore e spenderei "soldi" per connettermi al resto del mondo attraverso internet.
Cercherei di convincere gli altri a condividere delle risorse per la comunità come, ad esempio, la mobilità utilizzando un vettura o due al massimo.
Ristrutturerei la casa guardando a due questioni : l'acqua e l'energia.Cercherei soluzioni che soddisfino l'autosufficienza sfruttando fonti rinnovabili.
La casa dovrebbe avere mura spesse che conservino il fresco d'estate ed il caldo d'inverno.Obbligherei (!!) ognuno degli abitanti a strutturare una stanza insonorizzata, in ogni appartamento, in cui si possa ascoltare liberamente la musica al volume che ci pare.
Adatterei una stanza per un ospite e proverei, saltuarialmente, ad affittarla.
Mi cercherei una sedia a dondolo orientata dove tramonta il sole ed aspetterei così la sera.
La chiamiamo regressione, decrescita? ha impatto sui consumi? determina una caduta del Pil questo modo di vivere? Non ne ho idea e non esiste una risposta.Svilupperebbe un altro modello economico? Può darsi.
Ah, dimenticavo. Con i pochi sodi risparmiati penserei solo ad organizzarmi un viaggio.

lunedì 21 luglio 2008

New age 2 la vendetta



Commenti pescati a caso sulla rete facendo il guardone nei blog altrui.
Una domanda : ma voi sapete cosa è la musica alla ed banger ? Deve essere una cosa figa!!!

COMMENTO 1
E’ la prima volta che scrivo.
Vorrei fare una domanda a tutti coloro che commentano sul Blog.
C’e qualcosa che un ricco puo’ insegnare ad un povero che questi gia’ non sappia?
Solo il povero puo’ insegnare al ricco perche’ conosce la creativita’ primordiale, quella della sopravvivenza.
Il ricco puo’ andare in disequilibrio per una motivazione futile legata a bisogni di cui si e’ reso schiavo.
Il povero non ha queste catene virtuali,e quindi e’ piu’ libero.
La piramide delle agenzie creative deve essere capovolta.
Chi e’ piu’ in basso ha piu’ creativita’ inespressa e quindi dovrebbe essere ascoltato per primo.
L’omologazione delle idee ora e’ stabilizzata nei centri di potere.
Quanto stiamo assistendo e’ la conseguenza di cio’.


COMMENTO 2

è sempre un piacere leggere i commenti di questo blog.

rimango dell’idea che si debba organizzare un aperitivo cumulativo del blog di XX!!!!

io sono esausta, settimana difficoltosissima e la prossima sarà peggio.
se non avete nulla da fare lunedì sera passate da via xxxx a xxxxx. dalle 22.30 in poi. ne varrà la pena, soprattutto se vi piace la musica elettronica alla ed banger, sarà un evento poco fighetto e molto club culture.

scusate il fuori tema (as usual)

ciao a tuch! vado a nanna.

COMMENTO 3
Guarda a caso è proprio un tema che il gruppo in cui lavoro sta sviluppando (c’è anche un articolo interessantissimo sulla free economy su Wired se interessa). Grazie mille per la segnalazione!!! Ho già scaricato tutti i capitoli e li condividerò con i miei colleghi e amici.
Teniamo le dita incrociate: se si affermasse questo nuovo modello economico si entrerebbe in una prospettiva più umana, sicuramente più vera e tangibile, più affidabile. Un “capitalismo” orizzontale sicuramente toglierebbe la miccia a tanti conflitti. Money is money, ma al centro ci siamo sempre noi.

La destra fa schifo, ma chi è che gli ha aperto la strada?


Immagini da :www.precariopoli.wordpress.com

La stima dei lavoratori irregolari a Torino, sulla base delle domande dell'ultimo decreto flussi, è di 22.000 unità.
La scorsa settimana sul portone della Direzione Provinciale del Lavoro è stato affisso un comunicato in cui si diceva che un irregolare se avesse denunciato il suo datore di lavoro per mancato pagamento dei compensi pattuiti, o altri motivi ascrivibili al rapporto stesso, sarebbe stato denunciato alle forze dell'ordine, da parte dell'ente stesso, in quanto clandestino.
Quindi o si esibisce il permesso di soggiorno o si finisce in qualche CPT.

Su questo si è scatenata l'indignazione da parte delle forze politiche di sinistra e del Pd oltre che dei sindacati.

Questo clima di intolleranza, che rovescia la logica del diritto che dovrebbe tutelare i più deboli e quelli ricattabili, fa somma con tutto quello a cui abbiamo assistito fino ad oggi.
C'è una parte di società esclusa (consistente) che se vuole sopravvivere lo deve fare all'ombra e deve pensare che è meglio camminare rasente i muri rendendosi invisibili piuttosto che stare lì a rivendicare diritti.

Varrebbe la pena fare qualche passo indietro, solo di qualche mese, nella storia di questo paese per cercare di capire bene chi è che ha alimentato, con argomenti di destra, questo clima.
Gli altri fanno il loro mestiere ed è nel loro DNA ragionare in termini molto pragmatici per risolvere i problemi, ma quelli del PD che cazzo rompono?

Si dirà, si può sempre correggere un errore.E allora rendi esplicito questo tuo ripensamento e fa una sana autocritica perché quello che vediamo, al contrario, ci fa pensare che tra voi e loro le differenze stanno a zero.

Potremmo ricordare la faccenda dei lavavetri a Firenze, la questione sicurezza balbettata con le stesse parole d'ordine dei fascisti, la visione della flessibilità in materia di diritti (legge TREU non Berlusconi), chi coniò per primo il termine FANNULLONI facendo macelleria, con un uso disinvolto delle parole, di una intera categoria, chi ha inventato i CPT, chi sparava contro quelli che non erano in linea sull'accordo sul welfare, chi ha dato incentivi alle aziende e una mazza di niente agli operai, chi parla di produttività con disinvoltura legando a questa i salari,chi parla di ceto medio dimenticando che la massa delle persone non capisce quale è il confine,chi parla di modernità ed infrastrutture dimenticando i pendolari che usano i treni, chi parla di degrado morale con tangentisti sparsi tra Genova e Pescara senza che per quello nessuno abbia mai mosso un dito.
Gli esegeti del mercato globale (quello che non vuole lacci per cercare l'ultimo della terra da sfruttare al meglio) siedono tra quelle poltrone.Il loro problema ideologico è contrastare i "no global", quelli che riflettono sulle modalità di sviluppo e non chi devasta intere comunità correndo dietro al profitto.

L'elenco è lunghissimo e sorprende questa costante storica dei riformisti, ogni volta che hanno voluto mediare e rappresentare la modernità del paese i fascisti sono saliti al potere completando l'opera.A modo loro.
In questo panorama i deboli si arrangeranno e faranno come possono.Rappresentarli diventerà sempre più difficile e la trasformazione in seno a quella classe di soggeti non sarà propriamente democratica.

Raccogliamo quello che è stato seminato.Chi ha questa responsabilità culturale della deriva fa finta di niente e non si interroga sulle sue responsabilità.Rincorre i moderati.Come potrebbero Calearo, Ichino, Colanino, Binetti e soci rendersene conto.Sono mai stati di sinistra loro?

domenica 20 luglio 2008

Alla redazione di Kilombo,pacatamente ma anche serenamente ci avete rotto le palle!!



Questo è un post dedicato a dei bacchettoni.

1- ci avete inviato una mail per dirci che c'era da votare un emendamento ed avete usato un linguaggio da cazzoni, prendendo posizione con una serie di aggettivi che vi potevate risparmiare.
E' questo il vostro ruolo?
Vi potevate limitare a comunicare data e basta e invece no, avete abusato di un luogo virtuale che ci impedisce di confrontarci guardandovi in faccia per potervi dire, pacatamente, CI AVETE ROTTO LE PALLE

2-mandate mail del cazzo a compagni imputandogli commenti offensivi.Voi preferite quei codardi che non commentano ma che censurano direttamente come quel tipo con l'elmo in testa (a 70 anni) che ci perseguita da un po' di tempo.

3-se pensate che questo sia un giardinetto da tener pulito dai "sinistri" come noi, beh avete sbagliato strategia. Questo è il modo migliore per farci incazzare e far diventare questo circolo della parrocchia un'arena.Non vi piacciono i nostri post? Girate a largo e leggetevi Famiglia Cristiana, non c'è l'obbligo di frequentazione.

Un saluto fermo ma cordiale ma anche un non rompete le palle.Burocritini.

venerdì 18 luglio 2008

Il significato di clericofascista nelle immagini




Fonte delle immagini :
http://precariopoli.wordpress.com/

Tra crociate, santa inquisizione,continenti conquistati con la spada e la croce, baionette benedette e frequentazioni nazifasciste chi avrà sulla coscienza più morti Stalin o il Vaticano? Boh!!

Quello che possiamo ricordare è come questa istituzione sia stata all'avanguardia nello sperimentare metodologie di gestione del diverso che, più avanti, in tanti si sono premurati di riprendere.
Per una sintesi potete leggere qui ciò che questa "istituzione" ha rappresentato per l'umanità.
Certo, la chiesa non è solo quello.Ci sono i preti alla Zanotelli e quelli che sono morti per difendere umili ed oppressi.Solo che quella è storia individuale di gente che non ha mai trovato spazio nella istituzione.Quelli sono uomini apparteneti ad un popolo con una coscienza non pietrificata dai simboli.
Oggi questa istituzione è ancora più invasiva di ciò che è, per noi, vivere secondo quello che sentiamo di profondo in termini di libertà individuale.Diritti civili, disponibilità del proprio corpo e della propria volontà su questo.
E' una istituzione, come le altre monoteiste, che ha prodotto e produce tensioni e guerre, credenze e schiaccia le persone ad una visione della vita che è quella di una supina sopportazione di ciò che è il presente.Il destino contro cui nulla si può fare.Come potremmo non combattere contro ciò che rappresenta?

Bombay metafora della società complessa


La città che Sukete Mehta esplora, nel suo libro Maximum city, è Bombay in India.
Questo scrittore si è formato negli Stati Uniti e, come gran parte di quelli che sono andati via dal paese di origine da bambini, conserva dei luoghi natali una fotografia che è sintesi di ricordi melanconici, ombre, odori antichi ed una immagine che non è più quella.
Il quadro che ci fornisce di questa città, dal punto di vista sociale e di quelle che sono le relazioni tra gli individui, è un quadro dai colori accesi ed estremizzati di ciò che oggi circola in quasi tutti gli angoli della terra.

La città di cui parla ha 19milioni di abitanti, due terzi dei suo abitanti occupano il 5 per cento della sua superficie totale, la sua densità per km quadrato era nel 1990 di 6779 persone per Km quadrato. Oggi in alcune zone del centro è di 386.250 abitanti per km quadrato; per fare un paragone Singapore ha una densità di 979 e Berlino, che è la più popolosa città europea, di 436 per km quadrato.

L'economia indiana produceva nel 1950 il 71 per cento del suo Pil nelle campagne, oggi le sole città ne producono più del 60 per cento.
La modernità che viene descritta dall'autore è una modernità che produce "computer, tecnologia, reti neurali,video on demand" e, nello stesso tempo, non è in grado di garantire la fornitura di energia ed acqua potabile alla maggior parte della popolazione.
E' uno sviluppo concentrato su quello che lui definisce "salto dell'asta della formazione di base" in quanto si occupa di produrre "istituti di management di livello mondiale" ma non risolve il problema dell'alfabetizzazione.
La polarizzazione delle opportunità crea scienziati in grado di progettare super computer ma non di tecnici in grado di assicurane la manutenzione, "laurea i migliori cervelli tecnici del mondo , ma dimentica di insegnare al mio idraulico di sistemare il water in modo che funzioni."

Tra il 1992 ed il 1993 a Bombay morirono 1.400 persone negli scontri scoppiati tra la comunità Indù e quella musulmana.
La logica razziale con la quale si produssero quei morti partì da un assunto che ricorda molto le logiche che in seguito hanno prodotto "lo scontro tra civiltà".
"Tra qualche anno i musulmani saranno più di noi, loro sono coinvolti in attività criminali e non si fanno scrupolo di uccidere, mentre un Indù esita prima di farlo e si domanda perché"
La reazione dei musulmani si concretizzò in una serie di attentati che produssero quasi 400 morti."Senza quelle bombe, nessuno di noi sarebbe sopravvissuto"

Nella città di Bombay si vive nella povertà e la si mette al servizio di qualche ras di quartiere.Si sfogano in questo modo le frustrazioni nei confronti dei "borghesi e delle classi agiate".Si accetta la propria condizione di "invisibile" per poi "fare qualsiasi cosa".
"I vandali sono giovani impiegati tuttofare, che sgobbano 12 ore al giorno in uffici dove devono sopportare umiliazioni e persino qualche schiaffo da uomini più ricchi......Tornati al loro slum si sentono chiedere quanto denaro hanno portato a casa....Vivono con la costante sensazione della loro impotenza.Gli insulti, i rimproveri e le delusioni sopportati nella megalopoli fatiscente trovano una catarsi nella esplosione di rabbia.Quando si è in tanti la rabbia è legittima...Possiedi la città in virtù della tua rabbia"

In questo contesto quello che sopravvive è il senso di appartenenza ad una classe di individui, ed ad una comunità, dato dallo spazio fisico occupato, dal mettere assieme le poche risorse disponibili, dal senso di solidarietà che si esprime quando c'è bisogno.
"I miei bambini possono bussare alla porta del vicino all'una di notte e gli danno da mangiare.Se non gli piace il riso col dal della mamma,vanno dai vicini:quando viene a mangiare a casa tuo un bambino è come se venisse Dio.....Se invece i tuoi figli vanno a bussare alla porta del vicino, tu li prendi a sberle.Gli dici che non si fa.Non vuoi che il vicino pensi che non puoi permetterti di nutrirli."
"Domandai ad una delle donne di Jogeshwari se non avrebbe preferito vivere in un appartamento dignitoso piuttosto che nello slum.-C'è troppa solitudine dietro le porte chiuse di un appartamento si può morire e nessuno lo sa- Qui- osservò con soddisfazione- c'è un sacco di gente"

I sistemi economici che convivono sono quelli dati da un'economia che sente l'esigenza di viaggiare a 1.000 all'ora e che si scontra con realtà, fatte da sotterfugi e rendite di posizione, che devono assicurare quel minimo per sopravvivere ai più.
"Non puoi limitarti a chiamare un operaio, devi avviare una relazione con lui....Gli indiani sono artigiani geniali, ma la produzione di massa, e relativa standardizzazione, non fa per noi"
Nel suo viaggio Suketu si perde e non trova bussole sulle quali poter contare per leggere le trasformazioni in atto in quella società.
Le subisce, la descrizione che ci fornisce dei problemi non trovano sponde su cui costruire un'idea di società e di progresso, su cui indirizzarsi, che non sia quella della forza dell'inerzia dei cambiamenti.
Manca una visione, un punto.
O almeno manca all'apparenza e non nella sostanza di ciò che, in ogni caso, produce quella realtà.Si è di fronte ad una sorta di resa della ragione di fronte agli eventi.Si osserva, magari non si accetta ma si pensa a sopravvivere.

giovedì 17 luglio 2008

Quelli come Del Turco mi fanno incazzare e quelli che fanno finta ancora di più

Il titolo della foto è :
Pd una garanzia....di avvisi
autore:http://precariopoli.wordpress.com

Questi fanno proprio incazzare.Del Turco dichiara che si sente come Cagliari (ed allora suicidati, dico io) e quando uscirà di galera andrà a deporre una rosa sulla tomba di Craxi (noi preferiamo quella di Gramsci o, se dobbiamo scegliere tra socialisti, quella di Pertini).

Sarà innocente, sarà colpevole?
Mah! intanto diciamo che in Abruzzo con il centro destra prima e con il centro sinistra dopo (qual'è la costante nelle due descrizioni?) si è messo in piedi un caravanserraglio per cui imprenditori privati, padroni di cliniche, si facevano rimborsare le degenze e le prestazioni cliniche indipendentemente da un riscontro oggettivo.Come si suol dire: sulla fiducia.

Diciamo anche che, questo signore con licenza di terza media (premiato per questo con un ministero economico da Amato, socialista pure lui), riesce a mettere da parte un po' di soldini e garantire a lui, compagna e prole una discreta dote immobiliare.
La compagna (attuale)di lui vive in un appartamento, acquistato dall'INPS a Prati, di sette (7) vani pagato 260.000 euro.
Quel palazzo è ben frequentato, tra i tanti non troverete un rom, un disoccupato o qualcuno che, sfrattato, avrebbe avuto più diritti di loro ad abitare in un immobile che, per statuto degli enti, avrebbe dovuto soddisfare le esigenze di fasce bisognose della popolazione.
La di lui ex compagna (moglie) abita in un altro alloggio INPS (300 metriquadri).Sembra che non lo abbia ancora acquistato dall'ente perché non è d'accordo sulla classificazione catastale (alloggio di pregio) ed abbia fatto ricorso al TAR per avere un ulteriore sconto.
Gli sfigati no e loro si.Come mai?


Io vivo in affitto, faccio fatica ad arrivare a fine mese e vorrei capire come si fa!

Amico di questo tizio c'è tale Conga, ex direttore generale di una ASL ed ufficiale medico.Non sapendo che cazzo fare, passeggia su un Porsche Cayenne ed in più (per la benzina) con 112 mila (CENTODODICIMILA) euro in una valigetta.

Ora, Del Turco a noi non fa pena.Pensiamo che il suo Karma si stia realizzando facendogli scontare le porcate (fatte sottotono e guardando alla forma) che gli hanno garantito una vita di privilegi a scapito di qualcun altro.

"niente è dovuto al caso, ma ogni avvenimento, ogni gesto è legato insieme da una rete di interazioni di causa/effetto. Il principio del Karma è valido esclusivamente all'interno del mondo materiale (prakriti) e del ciclo di nascita e morte (Saṃsāra). Se si produce sofferenza o si interferisce negativamente con il Dharma o legge universale, si produce Karma negativo; se si fa del bene, si produce karma positivo. Nelle vite successive (o nella vita corrente) si dovrà pagare o si verrà ripagati per le azioni compiute precedentemente. Il Karma Yoga è uno dei modi di ottenere Moksha ovvero la liberazione."

Sarà innocente? Magari tecnicamente quei soldi non gli avrà toccati con le sue manine ( e lo vedremo), ma il resto? come lo giustifica?
Questa classe di persone ha la capacità di difendere con unghie e denti la "roba" che hanno depredato legalmente alla comunità perché, sempre tecnicamente, cosa volete imputargli? Non hanno forse il diritto (loro con 14.000 euro al mese) di abitare in zone confacenti lo status sociale? Hanno violato qualche norma per questo? C'è qualche legge che glielo impedisce? La decenza direte voi. ma che criterio è la decenza?

Per questi soggetti è già pronta l'immunità. Magari resisteranno un pò di più rispetto agli altri, magari quando li prendono con le mani nel sacco "non porteranno rancore", come dice il compagno Del Turco dal profondo della sua cella.
Sono convinto, però, che quando tutto cadrà non verremo solo con le monetine ad accompagnarvi fuori dal confine.Ed allora altro che popolaccio e cartelloni sui pompini.

mercoledì 16 luglio 2008

Il marketing e Lapo



"Il nostro obiettivo e la nostra missione è generare un sogno".Questo pensa Lapo. Ed ancora "questo prodotto consentirà di avere una visione più gradevole del mondo"
Parla di occhiali, il Lapo.
Quando parla di politica, invece, cita il suo amico Kissinger (uno che ha vinto un nobel per la pace con i bombardamenti):

"Henry Kissinger, persona che stimo e rispetto profondamente (anche se in politica spesso la pensiamo diversamente) e che ha una sconfinata esperienza e visione nella politica internazionale, è stato in questi giorni in Italia. Questo è quello che ha detto riguardo la crisi in Italia.
“Spesso nei secoli passati ci si è chiesto se l’Italia fosse in grado di farcela, di superare le difficoltà del momento, e poi ciò è sempre avvenuto. Non mi chiedo neanche se l’Italia sarà in grado di risollevarsi. Un popolo come quello italiano, abile nell’arte di arrangiarsi di fronte alle più impervie difficoltà, smentirà ancora una volta chi prevede la sua inesorabile caduta. Silvio Berlusconi è certo un leader determinato e capace ma la speranza è riposta nella gente comune, nel buon senso e nelle grandi capacità degli italiani”.

Stì cazzi, "nei secoli passati ci si è chiesto se l'Italia...", alla fine è solo questione di "arte di arrangiarsi" e quindi di culo.

Nel mezzo di questo suo divagare qualche furbetto che lo assilla appropriandosi indebitamente della sua amicizia

"Pare che oggi il “Mi manda Lapo” sia utilizzato da qualche altro furbetto. Ci sono infatti delle persone che vanno nei negozi di abbigliamento dove e’ presente I-I e per far entrare i loro marchi nell’assortimento del fashion stores citano la parolina magica “mi manda Lapo”. Poco male anche perché per fortuna, i gestori dei fashion stores non sono degli incompetenti e usano altri parametri per decidere se fare entrare un marchio nel proprio negozio."

Stizzito qualche suo "amico" gli replica:
  1. "honnête provocateur Says:

    Anche io e Danilo Fucsiaman abbiamo usato il “ci manda Lapo” al Pitti quest’anno quando ci avete invitato.
    Il gigante che stava di guardia allo stand di Arfango (vostro partner commerciale) non ci voleva fare entrare e non sentiva ragioni perche’ diceva che il vostro passi non era valido per entrare da loro.
    Purtoppo tu eri assente e chi e’ assente ha sempre torto.
    Allora io ho detto che ci mandavi tu e ci hanno fatto entrare con tanto di scuse.
    Come diceva il Marchese del Grillo “tu sei tu ,e noi nun semo un caxxo”
    C’e utilizzo e utilizzo del “mi manda Lapo”,noi l’abbiamo fatto per farti pubblicita’ a te visto la nostra visibilita’ indiscussa.
    Per contro ti autorizziamo ad usare i nostri nomi in caso non ti dovessero far entrare da qualche parte.
    Mica ci vorrai denunciare eh?
    Saluti
    HP"


"Noi l'abbiamo fatto per farti pubblicità a te.." ironico e scritto bene.Saranno laureati gli amici di Lapo?

Ora, scrivere di Lapo è come sparare sulla croce rossa.Solo che lui è l'espressione migliore di ciò che è quella scatola vuota che si chiama Marketing.
Per quella roba ti danno anche la possibilità di prenderti un master, la riconoscono come scienza, ha dietro di sé la pomposità di gente seria con un curriculum vitae di tutto rispetto, ci scrivono libri che costano una cifra.Il marketing ti segmenta, ti compone e scompone in cluster, ti osserva, ti anticipa e ti copia.Produce sogni e manda a scuola generazioni di giovinotti e giovinotte in completo grisaglia, seri con le loro cartellette sotto il braccio, sempre alla ricerca dell'idea geniale da tradurre in prodotto da lanciare, consolidare e rivitalizzare.
Da analizzare nel suo ciclo di vita come fosse una persona.
Fuffa, che produce ideologia della fuffa, valori della fuffa, e una vita di fuffa (per i più) che consentano a Lapo, ed a quelli come lui, di trovare qualcosa da fare per ingannare il tempo.

martedì 15 luglio 2008

Lapo Elkan ed il concetto di new age borghese


Vi consiglio vivamente di ascoltare l'intervista di Lapo Elkann.
Uno così lo vorrei come amico.Non so se vi è mai capitato di avere amici che quando parlano attirano l'attenzione non tanto per la profondità delle loro idee, o per i loro contenuti ,quanto per la leggerezza con la quale sparano "profonde" cazzate, convinti di incarnare una verità sottile ma invasiva.Quella che ti fa sognare come una pastiglia di LSD, che per un po' ti lascia sospeso in aria e che, quando ti sfracelli nella mediocrità del tuo vivere, mandi a fanculo molto volentieri.
Lapo Elkann è l'estremizzazione "dolce" della cultura visionaria che permea le aziende.Quella che dietro al prodotto nasconde la realtà materiale dei rapporti.
Ed allora Lapo ti "vende" le scarpe che hanno "la suola meglio piantata", perché hanno una tenuta al suolo che è "più congeniale e conveniente" e sono più vive e meno borghesi, produce abiti fatti di enzimi di"frutta e legumi", reinventa il blazer di "felpa" leggero (lo voglio proprio vedere), ci racconta che non ama il "giallo cornuto" ma quello "Ferrari", ci parla del futuro narrandoci "di oggi e non di ieri",ci lancia messaggi individualisti ed anarchici perché lui "non segue", detta l'agenda politica in quanto "la forza dell'Italia è il colore" e se vuole sedere al tavolo dove si "prendono decisioni globali" "l'Italia deve amare".
Ecco i "borghesi" sono questo.
Ma il massimo lo dà quando commenta l'architettura di un opera di Enzo Piano sul suo sito,"Il progetto di Piano si differenzia dagli altri centri commerciali per non essere il classico “non luogo”o un triste mall, ma una piazza dove il vuoto è l’elemento di aggregazione delle persone."
Fulminante il concetto di vuoto come elemento di aggregazione delle persone.
C'è qualcuno in grado di "sfidare" una descrizione più realista di quella che è la forza di queste persone che non sia il culo di poter contare su "una piazza dove il vuoto è l'elemento di aggregazione delle persone"?
Fosse stato figlio di Cippa, secondo voi, quante probabilità avrebbe avuto da 0 a 10 di avere palcoscenico con questa roba?





lunedì 14 luglio 2008

Populismo ed incazzatura

Quello che segue è il curriculum dell'ex senatore Del Turco.

Lo ricordiamo in CGIL quando si occupava di questione operaia.Uno dei tanti affezionato alla stagione dei sacrifici (per gli operai).In evidente conflitto di interessi con la necessità di garantire, con le rinunce degli altri, le prebende ed i privilegi per quelli come lui.
Spiccano, tra le varie (es. siamo l'unico paese che ha fatto ministro delle finanze uno con la licenza media), la sua partecipazione alla commissione antimafia.Di lui si narra che sostituì Craxi dopo le varie vicende che portarono il ladrone in esilio.

Adesso è in gatta buia.Innocente fino a prova contraria.

Regione di elezione: Abruzzo

Nato il 7 novembre 1944 a Collelongo (L'Aquila)
Residente a Collelongo (L'Aquila)
Professione: Impiegato

Elezione: 13 maggio 2001
Proclamazione: 22 maggio 2001
Convalida: 24 ottobre 2001

Dimissioni per incompatibilità il 19 luglio 2004


Mandati


Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura

Governo Amato-II:
Ministro delle finanze dal 26 aprile 2000 al 10 giugno 2001

Gruppo Misto:
Membro dal 30 maggio 2001 al 19 luglio 2004 (SDI)

4ª Commissione permanente (Difesa):
Membro dal 22 giugno 2001 al 19 luglio 2004

Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi:
Membro dal 31 luglio 2001 al 12 luglio 2004
Sottocommissione permanente per l'accesso:
Membro dal 6 novembre 2001 al 19 luglio 2004
Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare:
Membro dal 26 novembre 2001 al 20 gennaio 2004
Membro dal 21 gennaio 2004 al 19 luglio 2004

Segue, per la cronaca, il trattamento che ricevono i senatori a fine mandato.Lo chiamano assegno di solidarietà.
Dopo di che, per stare peggio, il criterio di corresponsione della diaria giornaliera.Non lo chiamano premio di produttività.


Assegno di solidarietà (a fine mandato)

Il Senatore versa mensilmente al Fondo di solidarietà il 6,7 per cento della propria indennità lorda, pari ora a 804,40 euro. Al termine del mandato parlamentare, il Senatore riceve l'assegno di solidarietà (anche denominato "di fine mandato"), che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo (o frazione non inferiore ai sei mesi).

Diaria

Viene riconosciuta, a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, sulla base della stessa legge n. 1261 del 1965.
La diaria ammonta a 4.003,11 euro mensili. Tale somma viene ridotta di 258,23 euro per ogni giorno in cui si svolga almeno una seduta dell'Assemblea con votazioni qualificate e verifiche del numero legale, se il Senatore non partecipa almeno al 30 per cento delle votazioni effettuate nell'arco della giornata.

Ne possiamo trarre alcune considerazioni:
1- Il potere ed i soldi rendono ingordi
2-Per loro la solidarietà è quella strana cosa che rende più privilegiati quelli che non ne hanno bisogno
3- Per i senatori è sufficiente garantire una prestazione pari al 30% del dovuto per reclamare l'intero stipendio.
4- E' un sistema contorto che non può riformarsi per la semplice ragione che è somma di una accolita di bande predatrici.Con loro non c'è futuro, non esiste morale pubblica,non c'è nulla.
5- Questa rete di mafiosi in doppio petto, mentre depreda e fa la morale, stende i suoi tentacoli su tutto per garantirsi l'omertà e la connivenza dei più.
6- Consolatorio ma non sufficiente, QUESTE MERDE NON LE HO VOTATE
7- Capito perché il PD ha la voce flebile sulla questione legalità e processi? Con gente di tale risma (a cui si sommano quelli del quartierino difesi da Fassino, i vari Consorte di Dalemiana memoria,le mirabolanti performance del sindaco Walter a Roma, la moglie di Rutelli a libro paga di Berlusconi etc.etc.) si permettono anche di sottilizzare sulla piazza e la sua volgarità?

Ma andè a caghe, cujun!!




sabato 12 luglio 2008

Un mondo che se ne va.


Graf.1 : Impieghi per settore di attività economica (base: anno 2000 = 100)

Messe in fila le notizie sul fronte economico sono tali da far tremare i polsi.In pochi giorni abbiamo letto, sui giornali, le seguenti cose:

Pininfarina ha rinegoziato i suoi debiti,600 milioni di euro. In pratica ha allungato al 2015 (data nella quale il debito dovrà essere in ogni caso onorato) il pagamento degli stessi al costo di un aumento di quelli che sono gli interessi da pagare.Il titolo in borsa ha perso circa il 70% del suo valore e tra un pò, prevediamo, avremo un cultore in più di quella corrente che è la new age borghese.Esteti e cultori di paesaggi esotici dal bordo di una piscina con Jacuzi inclusa.Lascerà a qualcun altro, il dott.Pininfarina, quelle questioncelle che hanno a che fare con produttività e salari. Lui ha fallito e sarà costretto a vendere perché di "sghei ce n' è minga"

Per il marchio Guru, e relativa azienda, è stato chiesto il fallimento. Per il fondatore la custodia cautelare.Il rampante 31 enne, che mandava in giro un sacco di gente con una margherita sul petto mentre era troppo impegnato a viaggiare su elicottero privato, si era dimenticato i fondamentali di quella che si chiama "gestione" .Ha accumulato debiti per più di 100 milioni di euro ed un buco patrimoniale di 60.Per mettere in piedi questa genialata avrà, anche lui, discettato con i più di quelle che sono le opportunità date da questo mercato, in cui ti consentono di sfruttare lavoro minorile in qualche paese buco del culo del mondo (in quanto a garanzie per i lavoratori),della necessità di maggiore flessibilità e quant'altro è parte del bagaglio culturale di questa gentaglia.I giovani di confindustria, purtroppo, perdono un' altro di quelli che volevano insegnarci come fare soldi, senza guardare troppo per il sottile.

Il commendatore Fantuzzi, quello che produce gru, carrelli elevatori ed attrezzature di movimentazione per i porti,ha chiesto ai possessori di obbligazioni di soprassedere sul rimborso di quanto scade prossimamente (55 milioni di euro).
Questo perché prova a sbolognare l'azienda a qualcun altro, ed ha bisogno di tempo.Se non ci riesce si ritaglierà tempo per riflettere sull'essenza dell'essere e del significato più profondo della vita.Magari ci scriverà sopra un libro e qualcuno lo pregherà di tenerci sopra qualche corso di formazione.

E mentre si stringe il cerchio del debito, e della sua sostenibilità per molte aziende,un effetto perverso si ha sul fronte dei privati e delle famiglie.
L'esplosione, negli ultimi anni, dell'impiego del debito come strumento di acquisto per sostenere i consumi e (nello stesso tempo) l'impossibilità per i salari di stare dietro in termini di potere di acquisto all'erosione evidente, ci lascia in eredità una situazione che rende ancora più fragile il corpo sociale su cui si abbatte la crisi in atto.
L'idea della produttività, da sola, e del "lavoro" come soluzione non regge di fronte agli scenari che si vanno prefigurando.

La crisi del sistema Italia è profonda.E' di tipo morale in primo luogo per quanto riguarda le "classi dirigenti", è strutturale per la dipendenza da un debito pubblico enorme rispetto alla capacità di reggere nel medio/lungo periodo il suo onere, è profonda nella carne dei ceti più esposti in funzione delle risorse disponibili in termini di sistema e dei redditi delle famiglie.E' strategica per la visione che ci circonda di quello che è il modo di costruire il futuro prossimo venturo.
E' una crisi che si scontra tra la inconciliabilità dei desideri (investimenti in infrastrutture e quindi debito per finanziarle) e le risorse disponibili e spendibili.

Sul fronte debito pubblico, ad Aprile, si è toccato un nuovo record.Il suo ammontare adesso vale 1661 miliardi di euro.Cosa significhi questo è presto detto di fronte ad una congiuntura nella quale si produce reddito per coprire costi di "sopravvivenza"(mutui, mobilità etc.) e nella quale indebitarsi equivale ad aumentare l'importo di quegli interessi (in valore assoluto) necessari a sostenere il debito stesso.
Chi paga qui da noi questa situazione sono proprio coloro che meno risorse hanno per difendersi.
Quello che non lascia, a breve, speranze è l'assenza di una capacità propositiva che sia altro rispetto a ricette e soluzioni già superate dagli eventi.
Il massimo che, oggi, riusciamo ad esprimere è o connivenza con il potere o un grido liberatorio ,ma fine a se stesso, che si occupa di pompini ma per nulla di politica.


Questi sono solo alcuni dei segnali evidenti di ciò che si muove sottoterra da noi.
Dall'altra parte del mondo, negli USA, mentre fallisce la IndyMac Bank stessa sorte sembra capitare a Fannie Mac e Freddie Mac che, da sole, garantiscono circa 5.000 miliardi di dollari di mutui sul mercato secondario.A meno di un intervento del governo americano.
Per dare un'idea della dimensione di ciò che significa garantire 5.000 miliardi di dollari vale la pena ricordare che " il PIL USA vale 14 mila miliardi ed il debito federale, per titoli emessi, equivale a 5,3 mila miliardi che si sommano ai 4,3 mila miliardi di dollari per impegni previdenziali ed altro"(fonte: Glauco Maggi)
L'opzione intervento governo significherebbe portare il rapporto debito / PIL ad una situazione tale da mettere in crisi il rating di cui godono gli Stati Uniti.

Quanto questi "terremoti" saranno sistemici e coinvolgeranno altri lo vedremo.Oggi noi siamo nella situazione peggiore e, tra tutti, rappresentiamo l'anello più debole della catena.

giovedì 10 luglio 2008

Ronde operaie


Lasciamo le questioni di fellatio ai guardoni ed andiamo alle cose serie.
Tanto che cambia?Non sapevate che quello è un mondo che fa la predica moralista agli altri e gode nel rotolarsi nella merda ?La prossima volta che vedrete la Garfagna ed il settantenne al viagra da qualche parte ridetegli in faccia, e mandateli a cagare voltando loro le spalle.

Qui sotto un modo per fare politica ed essere antagonisti.Un consiglio: con le spranghe le ronde sui cantieri.

Fonte:http://cobas_pi_statoagenzie.blogspot.com/

Schiacciati, bruciati, avvelenati, spezzati.
Gli operai muoiono sul lavoro per un salario miserabile. Una media di quasi quattro al giorno.
Fiumi di parole, di impegni solenni, di decreti legge non sono riusciti nemmeno ad attenuare il fenomeno.
La macchina per pompare profitto è troppo potente, nessuno ha interesse a fermarla.
Sulla sicurezza (falsa) dei cittadini sono pronti tutti ad agire, sulla sicurezza degli operai solo chiacchiere al vento.

Nessuno difenderà la pelle degli operai se non gli operai stessi

Si stanno formando le RONDE OPERAIE, per la propaganda diretta delle norme antinfortunistiche, per la denuncia pubblica dei posti di lavoro dove mancano le misure di protezione.
A Milano, per esempio, saranno decine i cantieri aperti per l’EXPO 2015.
Quanti operai pagheranno con la vita il “grande business”?

Questi alcuni operai e delegati sindacali delle fabbriche che hanno aderito: Ansaldo Camozzi Milano, Jabil ex Siemens Cassina De Pecchi (MI), Hoffman Monza (MI), Pirelli Milano, INNSE Presse Milano, Schneider elettric Stezzano (BG), Comitato Operaio Falck contro l’amianto, Sesto San Giovanni, Dalmine (BG) Microtecnica Brugherio (MI), L’isolante K-Flex Roncello (MI), Candy Brugherio, (MI) Amsa Milano, Fireweb Trezzano Rosa (MI), Comitato operai ex Falck contro l’amianto Vobarno (BS), Spriano Vimodrone, Tessival Ponte San Marco (BS).

mercoledì 9 luglio 2008

Stacanovismo e produttività

Lo Stacanovismo era nell’Unione Sovietica, nel periodo stalinista, il movimento politico e ideologico che tendeva a migliorare l’organizzazione del lavoro e ad aumentare la produttività stimolando un’accentuata emulazione tra i lavoratori(De Mauro).

Nulla di nuovo rispetto a ciò che si tentava di raggiungere (aumento della produttività) in altre parti nel mondo, in cui prevaleva l'idea capitalistica della produzione, se non per la diversa (in teoria) finalità che i due sistemi volevano perseguire.


Da una parte l'idea dello sviluppo delle forze produttrici (e del loro governo) in funzione di una crescita della società nel suo complesso, dall'altro l'idea della necessità di aumentare l'efficienza del sistema dell'impresa per migliorarne la competitività sul mercato.Produrre di più al minor costo unitario possibile.

Lasciamo, qui, in sospeso il giudizio sul risultato che l'idea dello stacanovismo produsse nella società sovietica.Non è questo il tema.Constatiamo brevemente come anche quell'idea annullava la condizione materiale della persona subordinandola ad un sistema di relazioni e di rapporti di forza che giustificarono qualsiasi tipo di sfruttamento degli individui.

Il rapporto tra ciò che viene prodotto (che sia espresso in valore o n° di unità di prodotto per ora lavorata) ed il tempo di lavoro necessario, rappresenta l'indicatore (di massima) di riferimento.
La differenza nel rapportare o il numero di unità prodotte o il valore di ciò che si produce può rappresentare uno dei criteri per la definizione di investimenti ad alta intensità di capitale, a dispetto dell'utilizzo del fattore di produzione uomo, in molti settori della produzione e dei servizi.
Il miglior mix possibile, per un capitalista, è nell'impiego della giusta tecnologia (in termini di investimenti necessari), dell'efficacia del suo sistema impresa (marketing, logistica etc.) combinato al fattore di costo produzione uomo( per far andare il sistema) necessario alla produzione di un X che subirà, sul mercato, la pressione di ciò che viene prodotto da qualcun altro.
Per un sistema sociale ( e per l'idea che ne abbiamo noi)è nell'impiego di tecnologia combinato al fattore lavoro uomo che permetta ai due (società ed individuo) di trovare il giusto equilibrio tra efficienza (aumento della produttività) con l'efficacia che questa deve avere in termini di ritorno per il sistema (miglioramento delle condizioni di vita in senso lato, liberazione del tempo dal lavoro etc.)

La produttività, di per sé, non ha un significato intrinseco che ci possa riportare a valori etici.L'assume, in quanto strumento, in funzione di ciò che gli uomini hanno in testa come idea di società e di sviluppo.
Non si investe in macchine per migliorare la produzione solo perché si vuole far star meglio le persone, in questo sistema.Lo si fa in funzione di compatibilità date dal mercato,da ciò che è necessario fare per poterci stare e da ciò che la maturità delle forze sociali ha permesso in termini di conquista di migliori condizioni di lavoro.
In astratto la produttività, come qualsiasi cosa su questa terra, può assumere una funzione razionalizzatrice che porta ad un miglioramento del sistema nel suo complesso.
Poter contare sulla necessità di produrre pochi input per avere (ad esempio)la disponibilità di un documento in poco tempo ci porta e risparmiare qualcosa che possiamo dedicare ad altro che riteniamo più interessante per noi stessi.
Legare la produttività, come spada di Damocle, alle condizioni materiali degli individui non risolve alcuna delle questioni che oggi vengono dibattute. Se non si lega questa(come uno degli elementi)all'idea di società e di rapporti tra gli individui ,a cui pensiamo, produrremo solo risultati di breve periodo( di tipo economico) e non cambieremo nulla mancando di efficacia per la società nel suo complesso.


martedì 8 luglio 2008

Marx Karl, comunista


Nella antologia dedicata a Karl Marx da Enrico Donaggio c'è una sezione dedicata all'uomo ed a come veniva tratteggiato da altri e come lui si vedeva.
Nella descrizione di casa sua c'è il disordine dell'ambiente
"Marx abita in uno dei peggiori quartieri di Londra e di conseguenza dei più economici", "In tutta la sua casa non si trova un mobile pulito e in buono stato;tutto è rovinato, logoro, a pezzi...ovunque regna il massimo disordine"
"Quando si entra in casa Marx il fumo del carbone e del tabacco è così denso che al primo colpo si brancola come in una spelonca"
"Ma tutto ciò non procura a Marx il minimo imbarazzo.L'accoglienza è la più amichevole;la pipa, il tabacco e tutto quello che si trova in casa viene offerto con la massima cordialità"
Di lui si scrive ancora" La sua superiorità intellettuale esercita un'influenza irresistibile su chi lo circonda....è un pessimo amministratore e conduce una vera esistenza da zingaro."

Per la polizia i segni particolari sono rappresentati da a) il suo modo di parlare e i suoi gesti ricordano qualcosa della sua origine ebraica; b) è astuto, freddo e deciso.

Quello che Marx preferiva è descritto in "un questionario di Proust" in cui Karl offre uno spaccato di ciò che lui pensava circa le virtù ed i difetti dell'uomo:
La virtù che preferisci: La semplicità
La virtù che preferisci in un uomo: La forza
in una donna : La debolezza

La tua qualità principale: la determinazione
La tua idea della felicità: Lottare
Quella dell'infelicità: La sottomissione
Il difetto che detesti di più: Il servilismo
Quello che scusi: La credulità

Il tuo scrittore preferito: Diderot
L'eroe preferito: Spartaco,Keplero
L'eroina preferita: la Margherita del Faust

Il colore preferito:Il rosso
Il nome preferito: Laura, Jenny

Il ritratto che ne dette sua figlia è in un breve articolo uscito sul mensile Progress nel Maggio del 1883
"Della sua impressionante personalità, della sua immensa erudizione, del suo spirito e humour, della sua gentilezza e simpatia non spetta a me parlare.Per concludere, tutti gli elementi formavano in lui una tale armonia da indurre la Natura a levarsi in piedi e dire al mondo intero:"Questo è un uomo"

Del suo lavoro e del suo pensiero voglio ricordare, attraverso le sue parole prima e quelle di Engels poi, quello che è stato il messaggio più profondo:

"nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari, indipendenti dalla loro volontà, in rapporti di produzione che corrispondono ad un determinato grado di sviluppo delle loro forze produttive materiali.L'insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociale.Il modo di produzione della vita materiale condiziona, in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita.Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza."

" secondo la concezione materialistica della storia, la produzione e riproduzione della vita reale è nella storia il momento in ultima istanza determinante.Di più né io né Marx abbiamo mai affermato.Se ora qualcuno distorce quella affermazione in modo che il momento economico rappresenti essere l'unico determinante, trasforma quel principio in una frase fatta insignificante, astratta e assurda."

Mi chiedo cosa ci sia di più moderno e profondo di uno strumento di navigazione, anche per il presente, del pensiero di quelle persone.

lunedì 7 luglio 2008

Tema del giorno "Decrescita e consumismo "

Qui una serie di link che rimandano al tema sulla decrescita ed il consumismo:
Teoria della decrescita:
http://osdir.com/ml/culture.internet.rekombinant/2007-08/msg00036.html

Critica di un comunista a Latouche
http://www.gondrano.it/diritti/lab/ecoleants/basso.htm

Decrescita impossibile?
http://www.canisciolti.info/materiali_dettaglio.php?id=7578

Carlo Gambescia ed alcune osservazioni
http://carlogambesciametapolitics.blogspot.com/2007/01/il-libro-della-settimana-qualche.html

Il Marketing ed il consumo
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4763&mode=thread&order=0&thold=0

Prepararsi psicologicamente
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4775

Mercalli e la signora Giovanna (leggi intervento)
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4786

Nei commenti alcuni contributi

domenica 6 luglio 2008

Kilombo ed i guardiani delle regole

Se uno si fa una passeggiata sul forum di Kilombo potrà constatare come la questione che riguarda la carta di Kilombo non appassiona di fatto nessuno.
I partecipanti sono i soliti.Le posizioni non si schiodano di un millimetro.
Potrete leggere, però, come la dottoressa Tisbe difenda una violazione della carta di Kilombo (sospensione) per attaccare chi quella carta l'ha violata con comportamenti palesemente irregolari.

Tratta l'argomento Kilombo, la nostra e vostra amica, come se fosse solo questione sua.
Ora, capiamo che è irritata perché, nella polemica, qualcuno gli ha fatto notare che ha aderito ad una manifestazione che era stata presentata in modo un po' truffaldino (quella della mezzaluna) senza che se ne sia accorta (e noi con lei che all'epoca votammo a favore del premio, cosa che avremmo in ogni caso fatto).Però non è che per questo ci si debba dimenticare di seguire un minimo di decenza nell'applicazione di quelli che sono i regolamenti attuali.

Eppure lei questo non lo fa.
Tra i firmatari c'é uno che dette le dimissioni (onore al merito) perché beccato con le mani nel vaso della marmellata (intervento arbitrario su post di altri).Questo signore, disponendo di tempo, si ripresenta costantemente alle elezioni.Come Berlusconi "Gli italiani mi votano e voi muti e pippe".
Io uno così non lo vorrei proprio in redazione così come non ci voglio il dottor Spb.Questo però non vuol dire che non li voglia nell'aggregatore.
Sono due questioni diverse.
Ma gli italiano lo votano e noi ce lo dobbiamo sopportare a guardia delle regole (quelle che violo').

C'è poi la questione della rinascita politica.Sti cazzi, affondano PD, arcobaleno, e rifondazione e noi con tali premesse vogliamo far rinascere Kilombo (ammesso sia mai morto).
La cosa buffa è che loro vogliono far rinascere una roba che non ha avuto le "palle" per aderire al Gay Pride perché qualcuno non era d'accordo sul testo della lettera di Elfo.
E come lo vogliono far rinascere? Non prevedendo che su queste questioni si esprima il collettivo.
Io ho una richiesta molto semplice e se qualcuno è interessato si faccia avanti:
- tutto ciò che ha a che fare con adesioni a manifestazioni per diritti civili, di partito deve essere sottoposta all'approvazione del collettivo.La redazione FA DA NOTAIO.
- tutto ciò che ha a che fare con sospensioni di redattori o blogger deve essere sottoposta all'approvazione del collettivo.La redazione FA DA NOTAIO.

Kilombo: io non ho aderito all'emendamento.Chi è che ciula nel manico?

Questo è il commento che qualche giorno fa ho lasciato sul blog di Pieroni:

"commento di mario - lasciato il 3/7/2008 alle 11:52
In sostanza visto che ritieni necessario emendare con:aggiungere all'Art. 10 la dicitura: "nei casi meno gravi e in presenza di comportamenti scorretti e reiterati, la redazione - sempre a maggioranza di 2/3 - può decidere per la sospensione dell'utente fino al massimo di 1 mese".

Sancisci, quindi, che quanto fatto fino ad oggi è fuori dalle regole.Come la mettiamo? Nella sostanza sono d'accordo con la lettera di quanto scrivi tranne che anche la sospensione è roba da collettivo, aggiungerei anche che i redattori che violano le regole di una corretta gestione non si possono candidare più.Quindi rassegnate le dimissioni.

http://pensareinprofondo.blogspot.com"

Da questo commento, non ho capito chi, hanno dedotto che sono tra quelli che appoggiano l'emendamento( vedi ultimo post di Tisbe).

"Mi dispiace tornarci ancora ma è necessario. Dopo i gravi fatti accaduti intorno a Kilombo, per evitare che qualcuno possa trasformare il nostro aggregatore in luogo dove si offende, si insulta e si provocano infinite blogwar, Valerio Pieroni ha proposto un emendamento, risistemato grazie anche ai suggerimenti dei kilombisti.
  • aggiungere all'Art. 10 della Carta di Kilombo la dicitura: "nei casi meno gravi e in presenza di comportamenti scorretti e reiterati da parte di un utente o di un redattore, la redazione – dopo aver invitato l’autore ad astenersi da simili infrazioni - può decidere a maggioranza di 2/3 per la sua sospensione fino ad una durata massima di un mese. Se la decisione riguarderà un redattore, tale maggioranza di 2/3 si raggiungerà senza computare il suo voto".
Hanno già aderito: Valerio Pieroni, Spartacus Quirinus, Ciocci, Paolo Borrello, Innoxius, Mmax, Tisbe, Falecius, Dario, Guerrilla Radio, Miguel Martinez, Mario, Kalash, Pietro D'Ambrosio, Akul87, Gianluca Santilli, WebLogin, Comunità Proletarie Resistenti, Matteo, Giopi, Claudio Alberti, Matteo Tassinari, Zadig, Scrooge, (qui potresti esserci tu)

Il Mario in questione sarei io. Quello che penso sull'argomento lo potete leggere qui.La questione, banale, che sottolineo e pongo all'attenzione di questo spettabile pubblico è la seguente:
1- il dott.Pieroni Valerio non ha tempo di rispondere all'obiezione del commento ma ne trae la conseguenza che sono d'accordo
2- la dott.ssa Tisbe anche lei evita di rispondere a qualche domanda fatta (vedi mio commento 13 dell'ultimo post di Korvo) ma ne deduce che sono d'accordo.Mitici questi dialogatori.

Allora lo dico io quello che penso sull'argomento:
1- NON ADERISCO ALLA RICHIESTA DI EMENDARE, QUINDI TOGLIETEMI DAL GRUPPO DEI FIRMATARI.Il testo proposto non mi trova d'accordo a meno che :
a-non lasciate la decisione nelle mani del collettivo (sospensione)
b-la redazione non si dimetta in blocco in quanto ha violato l'attuale carta di Kilombo (vedi sospensioni illegittime)
c-non inseriate qualcosa contro quei redattori che in passato hanno manomesso post e template (Spartacus ed Spb) indicando chiaramente che chi viola questi aspetti non può più concorrere alla rielezione nella redazione

2- per chi ha intenzione di farlo (firmare in buona fede) occhio che questa è la gente che vuole proteggervi da voi stessi.

3- per una redazione intonsa: per 1 anno fuori tutti quelli coinvolti nelle recenti polemiche.

Con i migliori auguri di buon lavoro colgo l'occasione per distintamente salutare
Mario

venerdì 4 luglio 2008

I numeri di rifondazione comunista

Tra le stranezze del congresso di Rifondazione ne segnalano una abbastanza curiosa.
A Reggio Calabria ,dove (nel 2008) l'arcobaleno ebbe 2662 voti al senato, d'improvviso il partito è cresciuto a tal punto che i soli tesserati risultano essere 2276.Qualcuno sospetta che la questione abbia a che fare con il prossimo congresso in cui si salderanno i conti tra le varie correnti.E che quei numeri siano un po' "strani"
E' certo che quel dato è curioso.Così come sembrerebbe di assistere nelle regioni del Sud ad una sorta di rinascita movimentista.Il tutto grazie al poeta Vendola .Il sospetto che abbiamo noi è che a governare con ex democristaini di tre cotte si impara l'arte per cui "quelli che hanno il potere non si logorano" e gli altri si!
Per gente a caccia di poltrone è "consiglio" da non sottovalutare.